sabato 29 maggio 2010

Le illusioni e i desideri sono illuminazione

Ho vivamente apprezzato la tua recente
visita e la tua costante preoccupazione
per le numerose persecuzioni che
mi sono capitate. Poiché ho subìto queste
grandi persecuzioni in quanto devoto del
Sutra del Loto, non me ne rammarico.
Nessuna esistenza potrebbe essere più
fortunata di questa, per quanto possa ripetere
numerose volte il ciclo di nascita e
morte. [Senza queste persecuzioni] sarei
potuto rimanere nei tre o quattro cattivi
sentieri, ma adesso, con mia grande gioia,
sono certo di spezzare il ciclo delle sofferenze
di nascita e morte e ottenere il
frutto della Buddità.



T’ien-t’ai e Dengyo incontrarono
odio e gelosia soltanto perché avevano
propagato l’insegnamento dei tremila regni
in un singolo istante di vita potenziali,
basato sull’insegnamento transitorio.
In Giappone questo insegnamento venne
trasmesso successivamente da Dengyo a
Gishin, Encho, Jikaku e altri e così si diffuse.
Tra i molti discepoli del Gran Maestro
Jie, diciottesimo capo dei preti della
scuola Tendai, i quattro principali furono
Danna, Eshin, Soga e Zen’yu. Anche l’insegnamento
era diviso in due parti: l’Amministratore
del clero Danna trasmetteva
gli studi dottrinali, mentre il Supervisore
del clero Eshin studiava le pratiche meditative.
Gli studi dottrinali e le pratiche
meditative sono come la luna e il sole: gli
studi dottrinali sono superficiali, mentre
le pratiche meditative sono profonde.
Gli insegnamenti di Danna pertanto erano
vasti ma superficiali, mentre quelli di
Eshin erano limitati ma profondi.
L’insegnamento che Nichiren sta ora
propagando può apparire limitato, ma è
in realtà molto profondo.
E questo perché
va ancora più in profondità degli
insegnamenti di T’ien-t’ai, Dengyo e gli
altri. Consiste dei tre punti importanti1
del capitolo “Durata della vita” dell’insegnamento
originale. Praticare solamente
i sette caratteri di Nam-myoho-renge-kyo
può apparire limitato, tuttavia, poiché essi
sono il maestro di tutti i Budda delle
tre esistenze, la guida di tutti i bodhisattva

delle dieci direzioni e l’insegnamento
che permette a tutti gli esseri viventi di
raggiungere la via del Budda, in realtà è
profondo.
Il sutra afferma: «La saggezza dei
Budda è infinitamente profonda e incommensurabile

». “I Budda” indica tutti i
Budda delle dieci direzioni nelle tre esistenze:
il Tathagata Mahavairochana della
scuola della Vera parola, il Budda Amida
della scuola della Pura terra, ogni singolo
Budda e bodhisattva di qualsivoglia sutra
o scuola, tutti i Budda del passato, futuro
e presente e l’attuale Tathagata Shakya-
muni. E il sutra parla della saggezza di
tutti questi Budda.
Cosa si intende per questa“saggezza”?
È l’entità del vero aspetto di tutti i fenomeni
e dei dieci fattori della vita che
conducono tutti gli esseri alla Buddità.
Che cos’è dunque questa entità? È Nammyoho-
renge-kyo.
Un commentario afferma
che il profondo principio del vero
aspetto è la Legge originariamente inerente
di Myoho-renge-kyo. Apprendiamo
che il vero aspetto di tutti i fenomeni corrisponde
anche ai due Budda Shakyamuni
e Molti Tesori [seduti insieme nella torre
preziosa]. “Tutti i fenomeni” corrisponde
a Molti Tesori e il “vero aspetto” corrisponde
a Shakyamuni. Questi sono anche
i due elementi di realtà e saggezza. Molti
Tesori è la realtà e Shakyamuni è la saggezza.
È l’illuminazione al fatto che realtà
e saggezza sono due, ma allo stesso tempo
non sono due.
Questi sono insegnamenti d’importanza
primaria. Corrispondono ai princìpi
per cui “le illusioni e i desideri sono
illuminazione” e “le sofferenze di nascita
e morte sono nirvana”. Recitare Nammyoho-
renge-kyo durante l’unione fisica
di uomo e donna è veramente ciò che si
chiama “le illusioni e i desideri sono illuminazione”
e “le sofferenze di nascita e
morte sono nirvana”.
Il principio secondo
cui “le sofferenze di nascita e morte sono
nirvana” esiste solo nella comprensione
che l’entità della vita in tutto il suo ciclo
di nascita e morte non viene né generata
né distrutta. Il Sutra di Virtù Universale
afferma: «Anche senza recidere le illusioni
e i desideri o distaccarsi dai cinque desideri,
si possono purificare tutti i sensi e
cancellare tutte le colpe». In Grande concentrazione
e visione profonda si afferma
che «l’ignoranza e la polvere dei desideri
sono illuminazione e le sofferenze di nascita
e morte sono nirvana».
Nel capitolo
“Durata della vita” del Sutra del Loto si
legge: «Questo è il mio pensiero costante:
come posso far sì che tutti gli esseri viventi
accedano alla via suprema e acquisiscano
rapidamente il corpo di Budda
?». E
il capitolo “Espedienti” afferma: «Che le
caratteristiche del mondo siano costanti e
immutabili». Di certo queste frasi si riferiscono
ai princìpi in questione. Dunque,
ciò che chiamiamo l’entità non è altro che
Nam-myoho-renge-kyo.
Questo è l’augusto e prezioso Sutra
del Loto che nelle esistenze passate io ho
calpestato, disprezzato, guardato con disgusto
e in cui ho rifiutato di credere. Con
malevolenza ho deriso in ogni occasione le
persone che studiavano il Sutra del Loto e
lo insegnavano ad almeno un’altra persona,
continuando così a far vivere la Legge.
Inoltre, ho fatto tutto ciò che era in mio
potere per impedire loro di abbracciare
il sutra affermando che avrebbero potuto
praticarlo nella prossima vita, perché in
questa era troppo difficile da praticare. È
dalle innumerevoli azioni offensive come
questa che hanno avuto origine le mie gravi
persecuzioni in questa esistenza. Poiché
una volta ho denigrato il Sutra del Loto,
il più grande di tutti i sutra, adesso sono
guardato con disprezzo e le mie parole
non vengono ascoltate. Il capitolo “Parabola
e similitudine” afferma che gli altri
non si preoccuperanno di lui, né avranno
simpatia per lui, anche se egli cerca sinceramente
di essere loro amico6.
Nonostante ciò tu sei diventato un devoto
del Sutra del Loto e per questo motivo
hai subìto gravi persecuzioni e sei venuto
in mio aiuto. Nel capitolo “Maestro
della Legge”, il Budda afferma: «Invierò
anche monaci, monache, laici e laiche evocati
prodigiosamente»7. Se la parola “laici”
qui menzionata non si riferisse a te, a chi
altri potrebbe riferirsi? Tu, non soltanto
hai ascoltato la Legge, ma hai preso fede
in essa e da allora l’hai seguita senza abbandonarla
mai. Che meraviglia! Che cosa
straordinaria! Come si può dubitare che io
sia il maestro della Legge del Sutra del Loto?
Forse somiglio anche all’«inviato del
Tathagata» perché sto realizzando «l’opera
del Tathagata». Nichiren ha iniziato a
propagare i cinque caratteri del daimoku
affidati al Bodhisattva Pratiche Superiori
quando i due Budda sedettero insieme
nella torre preziosa. Questo non significa
forse che io sono l’inviato del Bodhisattva
Pratiche Superiori? Inoltre, seguendo me,
tu come devoto del Sutra del Loto, parli
ad altri di questa Legge. Cos’è questo se
non la trasmissione della Legge?
Porta avanti la tua fede nel Sutra del
Loto. Se ti fermi a metà strada non potrai
mai far scaturire il fuoco dalla pietra focaia.
Fai sgorgare il potere della fede così
che tutti gli abitanti di Kamakura, umili
e potenti, e tutta la gente del Giappone,
parlino di te come di «Shijo Kingo, Shijo
Kingo della scuola del Loto». Una cattiva
fama si diffonderà in lungo e in largo, ma
una buona reputazione andrà anche più
lontano, specialmente se è una reputazione
di devozione al Sutra del Loto.
Spiega tutto questo a tua moglie e lavorate
insieme come il sole e la luna, come
un paio di occhi o come le due ali di un
uccello. Col sole e con la luna, come potrà
esistere un sentiero oscuro10? Con un
paio di occhi senza dubbio vedrete i volti
dei Budda Shakyamuni, Molti Tesori e di
tutti i Budda delle dieci direzioni. Con un
paio d’ali potrete sicuramente volare in un
istante verso la terra preziosa della Luce
Tranquilla. Ti scriverò più dettagliatamente
in un’altra occasione.
Con profondo rispetto,

Nichiren

Il secondo giorno del quinto mese

Risposta a Shijo Kingo

Nessun commento:

Posta un commento

-- --
-- --
-- --