domenica 6 giugno 2010

Il sutra della Ghirlanda di fiori. Cap. 8-10


Capitolo VIII

Sarasvati, la gran devi.
Allora Sarasvatı, la grande devı, dispose la sua veste superiore
su di una spalla, poggiando il ginocchio destro al suolo giunse
le mani in preghiera verso il Bhagavan e gli parlò così:
«Venerabile Bhagavan, anch’io, Sarasvatı, la grande devı, per
abbellire le parole del monaco che espone il Dharma, farò sì che egli
sviluppi fiducia in se stesso, gli concederò un mantra, conferirò
precisione a tutte le sue parole e farò in modo che rifulga con il
grande splendore della saggezza. Io farò sì che questo monaco che
espone il Dharma trovi il suono, la parola o la lettera precisa
per qualunque lettera o parola della Sacra Luce Dorata,
il Re della Raccolta di Sutra, che sia andata perduta o dimenticata.
Allo scopo di beneficiare gli esseri
che hanno generato le radici di virtù
in relazione a centinaia di migliaia di bhagavan,
gli concederò un mantra che farà sì che la Sacra Luce Dorata,



il Re della Raccolta di Sutra, rimanga per lungo tempo in Jambudvıpa e non scompaia rapidamente, affinché molti esseri, nell’ascoltare la Sacra Luce Dorata, il Re della Raccolta di Sutra, conseguano una saggezza penetrante, inconcepibile e inimmaginabile, e ottengano condizioni di
vita eccellenti in questa esistenza; per beneficiarli nelle loro vite e affinché siano sostenuti da incalcolabile merito, affinché possano incontrare differenti metodi, ottenere l’erudizione in tutti i trattati,
un’eccellente abilità nelle diversi arti e affinché non dimntichino.
Con il proposito di aiutare il monaco che insegna il Dharma e
gli esseri che lo ascoltano, esporrò la pratica dell’abluzione con
mantra e medicine, pratica che pacifica completamente gli influssi
nefasti di pianeti e costellazioni, della nascita e della morte; che pacifica
tutti i mali derivanti da dispute, rivolte, conflitti, caos e
incubi, il male creato dai vinayaka e il male provocato da maledizioni
e vetala.

Per qei saggi che desiderano compiere la pratica dell’abluzione,
queste sono le medicine e il mantra:

1. Vac› - 2. Gorocan› - 3. Sp¸ikk› - 4. ⁄›myaka - 5. ⁄amı - 6. ⁄irı˝a -

7. Indrahast› - 8. Mah›bh›g› - 9. Jñ›maka - 10. Tvac - 11. Agaru -

12. ⁄rıve˝˛aka - 13. Sarja - 14. Guggulu - 15. Patra - 16. ⁄allakı -

17. ⁄aileya - 18. Tagara - 19. Candana - 20. Mana¯Ÿil› - 21. Sarocan› -

22. Ku˝˛ha - 23. Kuºkuma - 24. Musta - 25. Sar˝apa - 26. Cavya -

27. SÒk˝mail› - 28. Nalada - 29. N›gakesara - 30. UŸıra.

In un momento astrologicamente appropriato bisogna macinare
questi ingredienti fino a ridurli a una polvere omogenea, che in
seguito si benedice recitando cento volte questo mantra:

Tadyath›, suk¸ite kra˙ta kamalanılajinakarate, ha karate,
indrajali, ŸakaddrebaŸaddre, abartaksike, na kutrku, kabila
kabilamati, Ÿılamati, sandhi dhudhumamabati, Ÿiri Ÿiri, satyasthite
svah›.


In un ma°˜ala con sterco di vacca
nel quale siano stati sparsi petali di fiori,
si versi il dolce succo
in recipienti d’oro e argento.
Per sostenere i recipienti
vanno posti quattro uomini
che indossino un’armatura
e quattro giovani donne abbigliate con eleganza.
È necessario bruciare continuamente incenso,
suonare i cinque strumenti musicali
e adornare le devı
con parasoli, stendardi e bandiere,
porre specchi nei vuoti,
frecce, lance e proiettili,
e, una volta segnati i confini,
compiere la pratica all’interno di questi.
Rimanendo nei confini,
si comincia a recitare il mantra:

Syadyathedan, arake, nayane, hile, mile, gile, khikhile sv›h›.

Occorre fare l’abluzione all’intero corpo del Bhagavan
e occorre recitare il seguente mantra per purificare il bagno:

Tadyath›, saga˛e biga˜e, bigatabati sv›h›.

Possano le costellazioni delle quattro direzioni
proteggere la vita.
Possano pacificarsi le paure insopportabili,
i mali causati dagli influssi planetari,
le paure che sorgono dal karma degli aggregati
e i turbamenti causati dal costituente degli elementi.


Tadyath›, Ÿame, biŸame sv›h›, saga˛e, biga˛e sv›h›, sukhatinate sv›h›,
s›garasa˙bhÒt›ya sv›h›, skandhamat›ya sv›h›, nılaka°˜›ya sv›h›,
aparajitabıryaya sv›h›, himabatasa˙bhÒt›ya sv›h›, animilabaktr›ya
sv›h›, namo bhagabate, brahma°e, nama¯ sarasvatyai debyai
sidhya˙tu mantra pada, da˙ bahma anumanyatu sv›h›.

Per proteggere il monaco che espone il Dharma e beneficiare
coloro che ascoltano gli insegnamenti e coloro che li annotano,
allorché verrà compiuta questa pratica dell’abluzione io stessa sarò
lì presente. E, insieme alle schiere dei deva, estinguerò tutte le
malattie del luogo, sia esso un villaggio, una città, una contrada o
un tempio. Pacificherò completamente gli influssi planetari nefasti,
le dispute, le rivolte e le costellazioni, gli incubi e tutti i mali
provocati dai vin›yaka, dalle maledizioni e dai vet›la, affinché colui
che conosce il Re della Raccolta di Sutra, sia esso monaco, monaca,
uomo o donna con voti da laico goda di buona salute, sviluppi la
rinuncia al sa˙s›ra, ottenga lo stato irreversibile nel sentiero verso
l’insuperabile illuminazione, perfetta e completa, e manifesti velocemente
l’illuminazione».

Il Bhagav›n disse allora a Sarasvatı, la grande devı:
«O Sarasvatı, grande devı che benefici e rendi felici molti esseri,
questa spiegazione che hai dato delle parole del mantra e della
medicina è eccellente, eccellente!».
Sarasvatı, la devı, dopo essersi prostrata ai piedi del Bhagav›n,
si pose a un lato.
Poi, il maestro che insegna le scritture, il bramino Kau°˜inya,
così esortò la devı Sarasvatı:
«Sarasvatı, grande devı, degna di venerazione e
dotata di grande forza,
tu concedi il risultato supremo in tutti i mondi
e possiedi immense qualità; dimori sulla sommità di un monte;
sei adorna di piacevoli vesti di seta e, abbigliata con delicate sete,
poggi su una sola gamba.
Tutti i deva riuniti ti hanno chiesto:
‘Sciogli la tua lingua
e pronuncia parole virtuose per gli esseri.


Syadyathedan, mure, cire, abaje, apajabate, hiphule, migule,
pigalabati, maguŸe, marici, samati, daŸamati, agrimagri, tara, cihara,
capati, ciciri, Ÿiri miri, marici, pra°aye, lokajye˝˛he, lokaŸri˝˛he,
lokapriye, siddhiprete, bhimamukhi Ÿuci khare, apratihate, apratehate
buddhe, namuci, namuci, mah›debı, pratig¸ihna namaskara˙, fa’

che la mia mente sia senza ostruzioni, che ottenga il risultato del
mantra che porta alla conoscenza dei trattati, dei versi del tantra,
dei canestri delle scritture, dell’eloquenza e così via.

Tadyath›, mah›prabh›va hili hili, mili mili,
per la forza della bhagavati Sarasvatı, la grande devı, possa io
vincere tutto.

Kara˛e keyÒre, keyÒrabati, hili mili, hili mili, hili hili.
Per la verità del Buddha, per la verità del Dharma, per la verità del
Sangha, per la verità di Indra e per la verità di Varuna, invoco la
grande devı. Per la verità di tutti coloro che esprimono il vero nelmondo e la verità delle loro parole, invoco la grande devı.
Tadyath›, hili hili, hili mili, hili mili, possa io vincere tutto. Mi
prostro davanti alla bhagavati Sarasvatı, la grande devı. Concedimi
il risultato delle parole del mantra segreto, svah› ’».

Il maestro che insegna le scritture, il bramino Kau°˜inya, recitò poi
questi versi di elogio a Sarasvatı, la grande devı:
«Tutti voi, schiere di bhota, ascoltatemi:
io lodo la migliore delle sacre donne, le devı,
nel mondo con i suoi deva, gandharva e signori dei deva,
colei che ha il volto di una sacra devı supremamente bella.

Le tue membra sono ornate
di un accumulo di diverse qualità.
O Sarasvatı, i tuoi occhi sono grandi,
tu risplendi di merito e di saggezza immacolata, e sei adorna di
diverse qualità.
Sei simile a una grande varietà di gioielli;
per vederti, lodo soprattutto le tue supreme qualità.
Fa’ in modo che i santi ottengano il risultato supremo,
il mantra perfetto e le qualità eccellenti.
Sei la suprema purezza e lo splendore del loto,
hai l’occhio supremo e la perfetta visione,
sei l’origine della virtù e ne hai la visione,
sei adorna di inconcepibili qualità;
simile alla luna, sei luce immacolata.
Sei sorgente di saggezza suprema, sei la perfetta consapevolezza,
sei la suprema delle leonesse, cavalcatura degli umani,
abbellita da otto braccia,
risplendente come la luna piena,
dalla voce melodiosa e attraente,
detentrice della saggezza profonda.
Sei la causa che porta al risultato supremo,
sei un essere santo,
venerata dai signori dei deva e degli asura;
sei lodata da tutte le schiere di deva e asura
e l’oggetto costante di venerazione per moltitudini di bhÒta, sv›h›.
Mi prostro a te, o devı.
Ti supplico di concedermi tutte le qualità straordinarie.
Ti supplico di concedermi la realizzazione di tutti i propositi.
Proteggimi sempre dalle orde di nemici.
Questi versi con tutte le loro sillabe
devono essere recitati in modo completo al risveglio;
si otterranno così la ricchezza e l’abbondanza desiderate,
gli ottenimenti e un’immensa virtù».
Questo è l’ottavo capitolo della Sacra Luce Dorata, il Re della
Raccolta di Sutra, chiamato ‘Sarasvatı, la grande devı’.


Capitolo IX

Gloriosa, la gran devı,
Allora Gloriosa, la grande devı, parlò in questo modo

al Bhagavan:
«Venerabile Bhagavan, anch’io, Gloriosa, la grande devı,
qualsiasi cosa accada, mi impegnerò affinché il monaco che insegna
il Dharma possa soddisfare tutte le sue necessità e non manchi di
nulla, affinché la sua mente sia in tutta la sua pienezza e sia felice
giorno e notte; affinché conosca perfettamente e con una corretta
comprensione reciti con precisione ciascuna delle lettere e delle
parole della Sacra Luce Dorata, il Re della Raccolta di Sutra.
Per il beneficio degli esseri che hanno generato le radici di virtù
in relazione a centinaia di migliaia di buddha, farò sì che la Sacra
Luce Dorata, il Re della Raccolta di Sotra, rimanga a lungo in
Jambudvıpa e non scompaia rapidamente; che gli esseri ascoltino
questo sutra e godano della felicità di deva e uomini per molte
centinaia di migliaia di miliardi di eoni, che non ci siano carestie e
gli anni siano prosperi, che gli esseri siano felici e godano di tutti
gli agi, che siano in compagnia dei tath›gata, che nel futuro
raggiungano l’illuminazione insuperabile, perfetta e completa; che
cessino immediatamente tutte le sofferenze degli esseri che vivono
negli inferni, in fonti di nascite animali e nel mondo di Yama e,
perciò, farò in modo che il monaco che insegna il Dharma riceva
vestiti, cibo, giaciglio, medicine e ogni cosa necessaria».
Gloriosa, la grande devı, generò le radici di virtù davanti al
tath›gata arhat buddha perfetto e completo chiamato Fiore
Prezioso, Oceano di Qualità, Glorioso di Splendore Dorato, Colore
Attraente di una Montagna di Lapislazzuli e Oro; per questo ora,
qualsiasi direzione cui ella pensi, alla quale ella guardi o verso la
quale ella si diriga, in quella direzione molte centinaia di migliaia
di miliardi di esseri ottengono la felicità godendo di ogni tipo di
benessere, senza mancare di cibo, bevande, ricchezza, raccolti, bestiame,
oro, gioielli, pietre preziose, lapislazzuli, conchiglie, cristalli,
corallo, argento e altri oggetti. Questi esseri godono di ogni tipo
di possedimento.
Per il potere di Gloriosa, la grande devı, si deve venerare questo
Tath›gata e gli si devono offrire incenso, fiori e profumi. Recitando
per tre volte il nome di Gloriosa, la grande devı, mentre si offrono
incenso, profumi, fiori e cibo di diversi sapori, si otterrà un raccolto
assai abbondante. È necessario recitare questi versi:

«Il nettare della terra si espande per la campagna,
i deva sono felici in ogni momento,
i deva di frutti, raccolti, ortaggi, alberi e piante,
fanno crescere meravigliosi raccolti».
Gloriosa, la grande devı, si prenderà cura di quegli esseri che
pronuncino il nome della Sacra Luce Dorata, il Re della Raccolta
di Sutra, e farà sì che godano di grande gloria.
Ella risiede in una sacra dimora chiamata Stendardo Dorato
della Vittoria, costruita con sette tipi di gioielli, situata nel bosco
Luce del Fiore di Merito, nei dintorni del palazzo Capelli
Attorcigliati. Chiunque desideri accrescere i propri raccolti
dovrebbe pulire accuratamente la propria dimora, lavarsi, indossare
abiti bianchi e profumarli con squisite fragranze, prostrarsi davanti
al tathagata arhat buddha perfetto e completo chiamato Fiore
Prezioso, Oceano di Qualità, Glorioso di Splendore Dorato,
Colore Attraente di una Montagna di Lapislazzuli e Oro, e
dovrebbe recitare il suo nome per tre volte. Con l’aiuto di Gloriosa,
la grande devı, egli dovrebbe venerare il Tath›gata offrendogli fiori,
profumi, incenso e cibo gustoso dai diversi sapori, dovrebbe
recitare per tre volte il nome della Sacra Luce Dorata, il Re della
Raccolta di SÒtra, e la proclamazione della verità. Egli dovrebbe
altresì venerare, con offerte di fiori, profumi e cibo gustoso dai diversi
sapori, Gloriosa, la grande devı, la quale, per il potere della Sacra Luce
Dorata, il Re della Raccolta di Sutra, in quel momento penserà a
questa casa e farà sì che i suoi raccolti si moltiplichino. Se si desidera
invocare Gloriosa, la grande devı, si devono ricordare questi mantra
di conoscenza segreti:

«Mi prostro a tutti i Buddha del passato, del presente e del futuro;
mi prostro a tutti i Buddha e i bodhisattva; mi prostro ai bodhisattva
come Maitreya e così via».
Dopo essersi prostrati di fronte a loro, occorre recitare:
«Possano questi mantra di conoscenza avere effetto su di me».
Sy›dyathedan, pratipÒra°ab›re, samantadangŸane, mah›biharagate,
samanta, bedanagate, mah›k›rya˙pratipraba°e, satva arthasama˙t›-
nuprapÒre, ›y›nadharmat› mah›bhogine, mah›maitreupasa˙hihe,
hete˝i, sa˙grahite tesamarth›nup›l›ni.

Queste sono le parole uniche del mantra segreto della realtà che
concedono l’iniziazione della corona; sono le parole dal significato
infallibile che portano il risultato della purezza della realtà. Possano
realizzarsi rapidamente i desideri degli uomini ordinari che, con
radici di virtù libere da errori, reciteranno questo mantra e lo conserveranno
per sette anni osservando gli otto precetti e, con il
proposito di conseguire la saggezza suprema della conoscenza per se
stessi e per tutti gli esseri, offriranno fiori e profumi a tutti i
buddha, il mattino e la sera.
In un tempio o in un eremitaggio, una volta ben pulito il posto,
si deve costruire un ma°˜ala con sterco di vacca, offrire incenso e
profumi, disporre cuscini puliti e sedersi dopo aver sparso petali di
fiori al suolo. La divina Gloriosa, in quello stesso istante, accorrerà
in quel luogo e lì rimarrà. A partire da quel momento, quel villaggio,
paese, città, contrada, tempio o eremitaggio saranno liberi da
ostacoli e privazioni. Vi sarà abbondanza di bestiame, oro, gioielli,
ricchezze, raccolti e di ogni bene necessario. Vi sarà benessere e si
godrà di tutti gli agi. Delle radici di virtù che si creeranno, si dovrà
offrire la parte migliore a Gloriosa, la grande devı. In questo modo,
fintanto che la persona vivrà, lì dimorerà la Devı. Non si mancherà
di nulla e si realizzeranno tutti i desideri.

Questo è il nono capitolo della Sacra Luce Dorata, il Re della
Raccolta di Sutra, chiamato ‘Gloriosa, la grande devı’.


Capitolo X

Stabile, la devi della terra
Mi prostro al bhagavan tathagata Possessore dell’Usnısa Ingioiellata.
Mi prostro al bhagavan tathagata Pinnacolo di Raggi di Luce Splendenti di Gioielli Dorati che Brillano Immacolati. Mi prostro al tathagata Stendardo della Vittoria di Splendore Dorato dell’Oro di Jambu. Mi prostro al tathagata Essenza di Splendore Dorato. Mi prostro al tathagata Essenza dello Splendore dei Raggi di Luce di Cento Soli. Mi prostro al tathagata Parasole Fonte d’Oro e Gioielli. Mi prostro al tathagata Pinnacolo della Luce Radiante del Fiore Dorato. Mi prostro alla tathagata Grande Lampada. Mi prostro al tathagata Ratnaketu.

Il bodhisattva Pinnacolo di Bellezza, il bodhisattva Sacra Luce Dorata, il bodhisattva Essenza d’Oro, il bodhisattva Colui che Sempre Piange, il bodhisattva Dharma Superiore, il tathagata Akhobhya a est, il tathagata Ratnaketu a sud, il tathagata Amitayus

a ovest, il tath›gata DundubhiŸvara a nord: la persona che memorizzi, legga o ricordi i nomi di questi tathagata e bodhisattva della Sacra Luce Dorata, il Re della Raccolta di Sutra, ricorderà sempre le sue vite passate.

Allora Stabile, la devı della terra, parlò in questo modo al Bhagav›n:

«Venerabile Bhagavan, io, Stabile, la devı della terra, ora e in
futuro, mi recherò sempre verso quel luogo dove viene custodita la
Sacra Luce Dorata, il Re della Raccolta di Sutra, sia esso villaggio,
città, contrada, provincia, monastero, bosco di montagna o palazzo.
E dovunque si esponga estesamente e perfettamente la Sacra
Luce Dorata, il Re della Raccolta di Sutra, nel posto in cui sia stato
allestito il trono per il monaco che insegna il Dharma e, lì seduto,
egli insegni in modo esteso e perfetto la Sacra Luce Dorata, il Re
della Raccolta di Sutra, venerabile Bhagav›n, anch’io, Stabile, la
devı della terra, mi recherò in quel luogo. Rendendo il mio corpo
invisibile, mi porrò sotto il trono e sosterrò con la mia testa, la parte
sacra del mio corpo, le piante dei piedi del monaco che insegna il
Dharma. Anch’io mi sentirò deliziata, rispettata e venerata perfettamente
nell’ascolto, godendo dell’essenza del nettare del Dharma.
Perciò, da questo cumulo di terra di sessantottomila yojana fino
alla base indistruttibile, si accrescerà l’essenza della terra e mi si
renderà perfetto omaggio. Sulla superficie e fino ai limiti
dell’oceano, farò anche in modo che questo ma°˜ala di terra sia
umido, impregnato con l’olio dell’essenza della terra e sia molto
fertile. In tutto Jambudvıpa, boschi, erbe e piante medicinali cresceranno
con vigore. I giardini, i boschi, tutti gli alberi, le foglie, i
fiori, i frutti e i differenti raccolti cresceranno tutti rigogliosamente.
Possiederanno squisiti aromi, eccellenti oli, deliziosi sapori, saranno
molto piacevoli da vedere e di grandi dimensioni. Gli esseri che
prenderanno i vari alimenti e bevande dalle piante otterranno
longevità, forza, vigore e salute. Otterranno splendore, forza, carnagione
e forme attraenti, così porteranno a compimento le centinaia
di migliaia di scopi per i quali si trovano su questa terra; essi
avranno sforzo entusiastico e agiranno con potere.
Venerabile Bhagavan, a causa di ciò l’intero Jambudvıpa godrà
di pace, buoni raccolti, prosperità e benessere. Sarà gremito di
esseri umani. Tutti gli esseri in Jambudvıpa saranno felici, proveranno
una grande varietà di piaceri e possiederanno splendore,
forza, buona costituzione e salute.
Affinché il monaco o la monaca, l’uomo o la donna con voti da
laico che conosce il Re della Raccolta di Sutra e che siede sul trono
del Dharma insegni la Sacra Luce Dorata, il Re della Raccolta di
Sutra, essi si recheranno in quel luogo con una mente gioiosa per
beneficiare e rendere felici tutti gli esseri e lo supplicheranno di
esporre in modo esteso e perfetto la Sacra Luce Dorata, il Re della
Raccolta di Sutra. La ragione di ciò, venerabile Bhagavan, è che
quando viene esposta la Sacra Luce Dorata, il Re della Raccolta di
Sutra, io, Stabile, la devı della terra, e il mio seguito, diverremo
colmi di splendore e di forza. Nel nostro corpo sorgerà potere,
entusiasmo e grande energia, splendore, gloria ed eccellenza.
Venerabile Bhagavan, quando io, Stabile, la devı della terra,
sarò deliziata da questa essenza di nettare del Dharma, conseguendo
così grande splendore, forza, entusiasmo, potere ed energia,
l’essenza della terra di questa grande estensione di settemila yojana
in Jambudvıpa aumenterà e diventerà molto fertile. Venerabile
Bhagavan, tutti gli esseri che la abitano si rafforzeranno, godranno
di grande prosperità e otterranno grandezza. Inoltre godranno di
una grande varietà di ricchezze e vivranno felici. Tutti loro
possiederanno in abbondanza grande varietà di cibi, bevande, abiti,
letti, dimore, case, palazzi, giardini, fiumi, stagni, fonti, sorgenti,
laghi e vasche. Godranno di tutte queste risorse e gioiranno dei
prodotti della terra. Venerabile Bhagavan, per questa ragione, tutti
questi esseri devono essermi riconoscenti e senza dubbio alcuno
devono onorare, ascoltare, rispettare, considerare insuperabile,
venerare e fare offerte alla Sacra Luce Dorata, il Re della Raccolta
di Sutra.

Venerabile Bhagavan, genti di lignaggi e paesi diversi si
recheranno a sentire colui che insegna il Dharma; lì giunti, ascolteranno
la Sacra Luce Dorata, il Re della Raccolta di Sutra e, avendolo
ascoltato, una volta tornati al proprio villaggio, paese o città,
nelle loro case si diranno l’un l’altro:
«Oggi abbiamo ascoltato il Dharma profondo, abbiamo
accumulato una quantità inimmaginabile di merito. Oggi, per aver
ascoltato il Dharma, abbiamo compiaciuto molte centinaia di migliaia
di miliardi di tath›gata, ci siamo liberati completamente dagli
inferni, dal nascere come animali, dal nascere nel mondo di Yama o
come preta. Per avere ascoltato il Dharma adesso, in futuro otterremo
nascite come deva e come uomini per molte centinaia di
migliaia di vite».
Se queste persone che abitano in case diverse parleranno ad altri
della Sacra Luce Dorata, il Re della Raccolta di Sutra, anche solo
citando un esempio o un capitolo, una delle vite anteriori del
Buddha o il solo nome di un bodhisattva oppure il nome di un
tathagata, o una sola strofa di quattro versi, o faranno sì che altri
esseri ascoltino anche soltanto una frase o unicamente il titolo della
Sacra Luce Dorata, il Re della Raccolta di Sutra, quali che siano
questi esseri e in qualunque direzione si trovino, se parleranno di
un solo insegnamento della Raccolta di Sutra o lo ascolteranno o lo
commenteranno, venerabile Bhagavan, in tutti quei luoghi vi sarà
fertilità e splendore. Per il beneficio di tutti gli esseri, appariranno
là diversi nettari della terra, tutti i suoi prodotti aumenteranno, si
moltiplicheranno, diverranno molto abbondanti e gli esseri go-
avranno sforzo entusiastico e agiranno con potere.
Venerabile Bhagavan, a causa di ciò l’intero Jambudvıpa godrà
di pace, buoni raccolti, prosperità e benessere. Sarà gremito di
esseri umani. Tutti gli esseri in Jambudvıpa saranno felici, proveranno
una grande varietà di piaceri e possiederanno splendore,
forza, buona costituzione e salute.
Affinché il monaco o la monaca, l’uomo o la donna con voti da
laico che conosce il Re della Raccolta di Sutra e che siede sul trono
del Dharma insegni la Sacra Luce Dorata, il Re della Raccolta di
Sutra, essi si recheranno in quel luogo con una mente gioiosa per
beneficiare e rendere felici tutti gli esseri e lo supplicheranno di
esporre in modo esteso e perfetto la Sacra Luce Dorata, il Re della
Raccolta di Sutra. La ragione di ciò, venerabile Bhagavan, è che
quando viene esposta la Sacra Luce Dorata, il Re della Raccolta di
Sutra, io, Stabile, la devı della terra, e il mio seguito, diverremo
colmi di splendore e di forza. Nel nostro corpo sorgerà potere,
entusiasmo e grande energia, splendore, gloria ed eccellenza.
Venerabile Bhagav›n, quando io, Stabile, la devı della terra,
sarò deliziata da questa essenza di nettare del Dharma, conseguendo
così grande splendore, forza, entusiasmo, potere ed energia,
l’essenza della terra di questa grande estensione di settemila yojana
in Jambudvıpa aumenterà e diventerà molto fertile. Venerabile
Bhagavan, tutti gli esseri che la abitano si rafforzeranno, godranno
di grande prosperità e otterranno grandezza. Inoltre godranno di
una grande varietà di ricchezze e vivranno felici. Tutti loro
possiederanno in abbondanza grande varietà di cibi, bevande, abiti,
letti, dimore, case, palazzi, giardini, fiumi, stagni, fonti, sorgenti,
laghi e vasche. Godranno di tutte queste risorse e gioiranno dei
prodotti della terra. Venerabile Bhagavan, per questa ragione, tutti
questi esseri devono essermi riconoscenti e senza dubbio alcuno
devono onorare, ascoltare, rispettare, considerare insuperabile,
venerare e fare offerte alla Sacra Luce Dorata, il Re della Raccolta
di Sutra.

Venerabile Bhagavan, genti di lignaggi e paesi diversi si
recheranno a sentire colui che insegna il Dharma; lì giunti, ascolteranno
la Sacra Luce Dorata, il Re della Raccolta di Sutra e, avendolo
ascoltato, una volta tornati al proprio villaggio, paese o città,
nelle loro case si diranno l’un l’altro:
«Oggi abbiamo ascoltato il Dharma profondo, abbiamo
accumulato una quantità inimmaginabile di merito. Oggi, per aver
ascoltato il Dharma, abbiamo compiaciuto molte centinaia di migliaia
di miliardi di tath›gata, ci siamo liberati completamente dagli
inferni, dal nascere come animali, dal nascere nel mondo di Yama o
come preta. Per avere ascoltato il Dharma adesso, in futuro otterremo
nascite come deva e come uomini per molte centinaia di
migliaia di vite».
Se queste persone che abitano in case diverse parleranno ad altri
della Sacra Luce Dorata, il Re della Raccolta di Sutra, anche solo
citando un esempio o un capitolo, una delle vite anteriori del
Buddha o il solo nome di un bodhisattva oppure il nome di un
tathagata, o una sola strofa di quattro versi, o faranno sì che altri
esseri ascoltino anche soltanto una frase o unicamente il titolo della
Sacra Luce Dorata, il Re della Raccolta di Sutra, quali che siano
questi esseri e in qualunque direzione si trovino, se parleranno di
un solo insegnamento della Raccolta di Sutra o lo ascolteranno o lo
commenteranno, venerabile Bhagavan, in tutti quei luoghi vi sarà
fertilità e splendore. Per il beneficio di tutti gli esseri, appariranno
là diversi nettari della terra, tutti i suoi prodotti aumenteranno, si
moltiplicheranno, diverranno molto abbondanti e gli esseri godranno di felicità. Essi avranno grande ricchezza, profonda gioia, saranno generosi e avranno fede nei Tre Gioielli».

Detto questo, il Bhagavan così parlò a Stabile, la devı della terra:
«Devı della terra, qualunque essere che ascolti anche un solo
verso della Sacra Luce Dorata, il Re della Raccolta di Sutra, al
momento della morte, quando abbandonerà il mondo degli
uomini, nascerà nel lignaggio dei deva nel reame dei Trentatré.
Devı della terra, qualunque essere che, con il proposito di venerare
la Sacra Luce Dorata, il Re della Raccolta di Sutra, adornerà eccellentemente un luogo, anche solo abbellendolo con un parasole, una
bandiera o un pezzo di stoffa, Devı della terra, dimorerà sempre in
una dimora celestiale costruita con i sette tipi di gioielli e adorna di
tutti gli ornamenti, come quelle delle sette classi di deva, i quali, al
solo desiderarlo, godono di questi luoghi [eccellentemente] adorni.
Al momento della morte, quando questi esseri abbandoneranno il
mondo degli umani, nasceranno in queste dimore celestiali [costruite]
con i sette tipi di gioielli; Devı della terra, nasceranno sette
volte in ciascuna di esse e godranno anche dell’inconcepibile gioia
dei deva».
Allora, Stabile, la devı della terra, parlò in questo modo al
Bhagavan:
«Venerabile Bhagavan, io, Stabile, la devı della terra, resterò
sotto il trono quando il monaco che insegna il Dharma vi sarà
seduto, in qualsiasi direzione si trovi. Qualunque cosa avvenga,
rendendomi invisibile, sosterrò sul mio capo, la parte sacra del mio
corpo, i piedi del monaco che insegna il Dharma, affinché la Sacra
Luce Dorata, il Re della Raccolta di Sutra, rimanga per lungo
tempo in Jambudvıpa e non scompaia rapidamente; affinché si
beneficino gli esseri che hanno generato le radici di virtù in relazione
a centinaia di migliaia di Buddha e affinché essi ascoltino la
Sacra Luce Dorata, il Re della Raccolta di Sutra; affinché, nel
futuro, godano per centinaia di migliaia di miliardi di eoni della
felicità inconcepibile di deva e umani, siano accompagnati dai tath›
gata, raggiungano l’illuminazione incomparabile, perfetta e
completa, ed eliminino totalmente le sofferenze degli esseri nati
negli inferni, in fonti di nascite animali o nel mondo di Yama».

Questo è il decimo capitolo della Sacra Luce Dorata, il Re della
Raccolta di Sutra, chiamato ‘Stabile, la devı della terra’.

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