giovedì 5 agosto 2010

Sutra del Loto. Capitolo 24. Il Bodhisattva Gangadasvara (Suono meraviglioso)


XXIV- Il Bodhisattva Gangadasvara (Suono meraviglioso)
A quel tempo il Buddha Shakyamuni illuminò i mondi di Buddha nella direzione orientale; in uno di questi milioni di mondi c’era un mondo chiamato Ornato di Pura Luce. Qui c’era un Buddha chiamato Tathagata Saggezza regale della costellazione del Puro Fiore. In questa terra vi era un Bodhisattva chiamato Gangadasvara che aveva ottenuto le più grandi samadhi, quella della saggezza, quella del dharma, quella che permette di comprendere tutti gli esseri viventi, quella del gioco magico, quella della virtù, quella della rivoluzione del sole e molte altre. Quando la luce emessa dal Buddha Shakyamuni lo illuminò, egli si rivolse al Buddha della sua terra e disse:
“Onorato dal mondo, devo recarmi dal Buddha Shakyamuni per rendergli omaggio, e per rendere omaggio a Manjushri e a tutti gli altri Bodhisattva lì con lui.”
Rispose il Buddha Saggezza regale:



“ Bene, recati pure lì. Però ti dico questo. Non devi guardare quella terra con disprezzo, non devi averne una bassa opinione. Il mondo di saha è irregolare, alto in certe parti, basso in altre, pieno di terriccio, pietre, montagne e lordume. Il Buddha è di statura modesta e altrettanto bassi sono i numerosi Bodhisattva, mentre il tuo corpo è alto quarantaduemila voyana e il mio sei milioni e ottocentomila voyana. I nostri corpi sono perfetti per forme e dotati di migliaia di benefici e di una radiosità meravigliosa. Perciò, recandoti là, non devi avere una bassa opinione di quella terra e dei Bodhisattva che vi dimorano.”
Dopo aver udito quelle parole Gangadasvara si sedette rimanendo immobile col corpo e entrò nella samadhi e, grazie al potere della samadhi, in un luogo non molto distante dal seggio del dharma creò una massa preziosa di ottantaquattromila fiori di loto, con gli steli d’oro, le foglie d’argento, gli stami di diamante e i calici di gemme.
Allora il Buddha si rivolse a Manjushri vedendo questi fiori, dicendo:
“Il Bodhisattva Gangadasvara desidera venire nel mondo di saha a porgermi offerte, e a fare offerte al Sutra del Loto.”
Allora Molti Tesori si rivolse a Gangadasvara e lo chiamò. Suono meraviglioso scomparve dalla sua terra e accompagnato dai suoi ottantaquattromila Bodhisattva apparve nel mondo di saha, dopo aver attraversato innumerevoli terre che tremarono scuotendosi in sei modi diversi mentre suonavano migliaia di strumenti celesti. Egli, salito su un palco ornato di sette tesori, viaggiò fino al monte Gradhrakuta e, arrivato colà, discese dal palco e si avvicinò al Buddha offrendogli una ghirlanda preziosa.
Allora Manjushri e il Bodhisattva Fiore di virtù chiesero al Buddha quali meriti avesse accumulato Gangadasvara per esercitare simili poteri sovrannaturali, al fine di ottenerli anche loro e in quale samadhi egli si manifestasse.
Il Buddha elencò i meriti del passato di Gangadasvara e disse: “Uomo devoto, la sua samadhi si chiama Manifestare tutte le forme. Con essa è possibile comparire presso qualunque essere vivente assumendo le forme più varie, al fine di rendere loro beneficio. Egli può manifestarsi come un bambino, un adulto, un monaco, un re, un medicante, un drago, un demone e in qualsiasi altro modo egli desideri.”
Dopodiché, Gangadasvara tornò alla sua terra d’origine.

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