sabato 5 giugno 2010

Sutra del Loto. Cap. 8 e 9 - Il Budda Fulgida legge. La parabola del gioiello nascosto



Il Buddha Fulgida legge
A quel tempo Purna Maitrayaniputra ottenne ciò che non aveva mai ottenuto prima, e la sua mente fu purificata e esultò di gioia.
Il Buddha disse allora ai monaci:



“Vedete questo discepolo Purna Maitrayaniputra? Io l’ho sempre lodato come il migliore fra coloro che predicano la legge. Ma egli non ha predicato solo la mia legge, ma anche quelle sotto milioni di Buddha del passato. È stato il migliore tra quelli che predicarono la legge al tempo dei sette Buddha ed anche il migliore di quelli che la predicano in mia presenza. In futuro conseguirà l’anuttara-samyak-sambodhy e sarà chiamato Tathagata Fulgida legge.
La sua terra comprenderà milioni di mondi, numerosi quanto le sabbie del Gange. Il suolo, fatto di sette gioielli, sarà piano come il palmo della mano senza colline o crinali, gole o burroni. La terra sarà piena di terrazze e torri costruite con sette gioielli e i palazzi celesti saranno così vicino nel cielo che gli esseri umani e quelli celesti potranno comunicare guardandosi reciprocamente. Lì non ci saranno cattivi sentieri e tutti possiederanno poteri sovrannaturali, i loro corpi emetteranno raggi luminosi e saranno in grado di volare a piacimento, si ciberanno della dottrina e della meditazione.
Il Kalpa si chiamerà Tesoro Fulgido, e la terra si chiamerà Buona e Pura.”

A quel punto il Buddha, sapendo che anche gli altri Arhat in ascolto avrebbero voluto una predizione, annunciò a tutti che ciascuno dei presenti in quell’assemblea avrebbe ottenuto l’illuminazione e in futuro sarebbe diventato un Buddha.

.
La parabola del gioiello nascosto.

.
Allora i cinquecento Arhat esultarono di gioia e si inchinarono al Buddha, dicendo:
“Signore, noi eravamo soliti pensare di aver già raggiunto l’illuminazione definitiva ma capiamo di essere stati privi di saggezza.”
È come nel caso di un uomo che si recò a casa di un caro amico e che, dopo essersi ubriacato di vino si addormentò. A quel tempo l’amico doveva allontanarsi per un incarico ufficiale. Preso un gioiello inestimabile, lo cucì nella fodera della veste dell’amico e lo lasciò andandosene. L’uomo dormiva ubriaco e non si accorse di nulla. Quando si risvegliò si mise in viaggio verso altri paesi. Per procurarsi cibo e vesti dovette darsi da fare con tutte le sue energie e con diligenza, affrontando enormi difficoltà e cavandosela con quel poco che poté racimolare. In seguito l’amico lo incontrò per caso e disse:
- Che cosa assurda vecchio mio! Come ti sei ridotto così per procurarti da mangiare e da vestire? In passato mi volli assicurare che tu potessi vivere agiatamente e soddisfare i cinque desideri; così quel giorno che ti lasciai, prima di andarmene presi un gioiello inestimabile e lo cucii nella fodera del tuo abito. Deve trovarsi ancora li adesso. Ma tu non ne sapevi nulla e ti sei affaticato e tormentato cercando di guadagnarti da vivere. Che cosa insensata! Ora devi prendere il gioiello e barattarlo con altri beni; allora potrai avere in ogni momento tutto ciò che desideri e non sperimenterai mai più la miseria o il bisogno.
Onorato del mondo, adesso abbiamo capito. In effetti noi siamo Bodhisattva e abbiamo ascoltato la predizione che conseguiremo l’illuminazione suprema e definitiva e ci sentiamo colmi di gioia. Per tutta la lunga notte il Buddha ci ha istruito spingendoci a coltivare l’aspirazione suprema, ma noi, da ignoranti, avendo ottenuto una piccola parte del Nirvana ci sentivamo soddisfatti e non cercavamo altro.
Ma ora la lunga notte è finita.
Predizione dell’illuminazione ad Ananda e Rahoula.
Anche Ananda e Rahoula chiesero al Buddha di predire il loro futuro. E il Buddha predisse loro che nelle esistenze future conseguiranno l’illuminazione e diffonderanno in molti modi il Dharma.
Allora nella mente dei Bodhisattva dell’assemblea sorse un dubbio:
“ Non abbiamo mai sentito di un solo grande Bodhisattva che ricevesse una tale predizione. Per quale motivo dovrebbero riceverla gli ascoltatori della voce? “
L’onorato del mondo, intuendo il dubbio dei presenti all’assemblea disse:
“ Uomini devoti, quando Ananda ed io ci trovammo al cospetto del Buddha Re del Vuoto, prendemmo contemporaneamente la determinazione di conseguire l’anuttara-samyak-sambodhy. Ananda si compiaceva di una vasta conoscenza della legge mentre io costantemente compivo sforzi diligenti. Perciò io sono riuscito già a conseguire l’anuttara-samyak-sambodhy, mentre Ananda sostiene e protegge la mia legge. Allo stesso modo proteggerà i forzieri del Dharma dei Buddha futuri e istruirà, convertirà e guiderà al successo una moltitudine di Bodhisattva. Questo è il suo voto originale ed è per questo motivo che ha ricevuto la predizione.”
All’udire questa predizione Ananda gioì e si ricordò allora dei forzieri del Dharma di miliardi di Buddha del passato e poté comprenderli tutti senza alcuna difficoltà. Si ricordò inoltre del suo voto originale.

Nessun commento:

Posta un commento

-- --
-- --
-- --