giovedì 10 giugno 2010

Il sutra della Luce dorata. O Sutra della Ghirlanda di fiori. Cap. 5-7


Capitolo 5.
.
Lode a tutti i Buddha perfetti e completi del passato, del presente e del futuro, chiamata “Sorgente dei fiori di loto”.

Il Bhagavan, poi, così parlò alla devı del lignaggio Illuminazione Perfettamente Raccolta:
Devı del lignaggio, una volta, in una certa occasione, il re Potere
del Braccio Dorato elogiò direttamente i Buddha bhagavan del passato,
el presente e del futuro con questa lode a tutti i tathagata
chiamata ‘Sorgente dei fiori di loto’:



«Mi prostro ai Vittoriosi apparsi in passato
e a quelli che dimorano nei mondi
delle dieci direzioni,
e porgo loro questa lode:
Signore dei Saggi, calmo, del tutto pacifico e totalmente puro,
il tuo corpo risplende intensamente del colore dell’oro,
proclami la parola del Buddha in tutte le melodie
e la diffondi ampiamente con la divina voce di Brahma.
I tuoi capelli sono [del colore] simile
a quello dell’ape, del pavone e dell’utpala;
i peli del tuo corpo crescono verso l’alto,
[color] blu marino come la ghiandaia;
i tuoi denti sono bianchi come la neve e la conchiglia
e rilucono sempre della bellezza dell’oro;
i tuoi occhi sono allungati, di un purissimo blu intenso,
come un loto blu completamente sbocciato;
la tua lingua è grande ed eccelsa, del colore del loto,
radiante come il loto, simile alla gemma del loto.
Il capello del tesoro del tuo volto
è simile al loto e alla conchiglia,
del colore del lapislazzuli e si attorciglia verso destra.
La luna del Saggio è raffinata e simile alla luna calante,
l’ombelico del tuo corpo è come un favo candido,
sopra la tua bocca il naso appare sempre elegante,
soffice, del colore del rame, come l’oro del fiume Sal.
Il supremo sapore per tutti i vittoriosi è sempre morbido,
altamente eccellente e grandemente superiore.
Da ciascuno dei tuoi pori nasce un solo capello,
piegato verso destra,
che irradia luce blu marino, è brillante e cresce verso l’alto,
di un bel verde come quello
dell’attraente collo del pavone reale.
Alla nascita, lo splendore del tuo corpo
illuminò tutti i mondi delle dieci direzioni,
pacificò innumerevoli sofferenze dei tre mondi
e gli esseri furono compiaciuti con ogni tipo di gioia.
Gli esseri rinati negli stati infernali, nel regno animale,
nel regno dei preta,
nei mondi dei deva e degli umani,
tutti questi esseri hai saziato di felicità
portando la pace nei destini degli sfortunati.
Il tuo corpo è radiante come l’oro raffinato,
di un colore bello e luminoso come l’oro,
il tuo volto, o Sugata, è una luna perfettamente nitida,
la tua bocca disegna un sorriso bello e immacolato.
Le tue membra sono morbide come quelle di un neonato,
la tua presenza è imponente come quella del leone,
le tue braccia sono molto lunghe
e sembrano le radici pendenti
dell’albero Sala, dondolate dal vento.
O Signore dei Saggi, il tuo corpo, impeccabile e magnifico,
risplende a un braccio di distanza, ed emana
raggi di una luce intensa, pari a quella di mille soli,
che risplendono con intensità negli infiniti reami.
La tua luce, o Buddha, con il suo fulgore
eclissa quella di incalcolabili soli e lune
nelle centinaia di migliaia di innumerevoli reami.
Il tuo sole, o Buddha, è la guida del mondo,
e le tue centinaia di migliaia di soli,
toccando innumerevoli reami,
fanno sì che gli esseri vedano il sole del Tathagata.
Il tuo corpo possiede centomila meriti
ed è riccamente adorno di tutte le virtù;
le tue braccia, o Vittorioso, sono simili
alla proboscide del re degli elefanti,
e la luce delle tue mani e dei tuoi piedi è pura e brillante.
Davanti a tutti i Buddha del passato,
innumerevoli come le particelle sottili degli atomi della terra,
e di fronte a tutti i Buddha del presente e del futuro,
di fronte a tutti questi vittoriosi, con grande devozione
di corpo, parola e mente, offro fiori,
incenso e centinaia di lodi,
e mi prostro con una mente gioiosa.
Anche se possedessi cento lingue,
neppure in migliaia di eoni
potrei esprimere le virtù del Buddha,
le innumerevoli e diverse qualità del Vittorioso
che sono l’essenza suprema della virtù.
Neppure con mille lingue si potrebbe esprimere
anche solo una piccola parte
delle qualità di un unico vittorioso:
come potrei esprimere con cento lingue
le qualità di tutti loro?
Se tutti i mondi, inclusi quelli dei deva,
divenissero un oceano,
e l’acqua coprisse persino la vetta dell’esistenza,
si potrebbe misurare la sua profondità
con la punta di un capello,
ma è impossibile misurare una sola delle qualità del Sugata.
Qualunque risultato eccellente, accumulato
per il merito di aver così lodato tutti i vittoriosi
con grande devozione di corpo, parola e mente,
possa servire agli esseri per conseguire lo stato del Vittorioso».
Dopo aver lodato i buddha in questo modo,

il re recitò questa preghiera:
«Nel corso degli innumerevoli eoni futuri,
in qualunque luogo io nasca,
possa io vedere nei sogni un tamburo come questo
e ascoltare in essi una confessione come questa.
In tutte le rinascite, possa io trovare
una lode ai vittoriosi come questa,
re delle ‘Sorgenti dei fiori di loto’.
Possa io udire in sogno
e spiegare poi durante il giorno
le incomparabili e incalcolabili virtù del Buddha,
così difficili da trovare in migliaia di eoni.
Possa io liberare gli esseri senzienti
dall’oceano della sofferenza,
completare le sei perfezioni,
ottenere poi l’insuperabile illuminazione
e il mio regno essere incorrotto.
Per il risultato di maturazione
derivante dall’offerta del tamburo
e per la causa di aver lodato tutti i Buddha,
possa io vedere direttamente il potente Sakyamuni
e ottenere in quello stesso istante la profezia.
Possano anche i miei figli,
Potere del Braccio d’Oro e Luce Dorata,
ottenere entrambi in quell’occasione
la profezia dell’insuperabile illuminazione.
Possa io in futuro dare
rifugio, soccorso e sostegno
agli esseri privi di dimora e di sostegno
e ai bisognosi che non hanno rifugio.
Possa io distruggere l’origine di tutte le sofferenze
e divenire la fonte di tutte le virtù.
Possa io godere dell’illuminazione negli eoni futuri
a lungo quanto il tempo già trascorso,
e, tramite la confessione della Sacra Luce Dorata,
possa prosciugare l’oceano dei miei errori,
estinguere l’oceano delle mie azioni
e distruggere l’oceano delle mie afflizioni.
Possa io completare l’oceano del mio merito,
possa la sacra chiarezza della saggezza immacolata
purificare completamente l’oceano della mia saggezza
e divenire un oceano di tutte le virtù.
Possa io completare le preziose qualità dell’illuminazione,
e per la forza della confessione della Sacra Luce Dorata
possa il mio merito risplendere intensamente
e lo splendore della mia illuminazione
diventare totalmente puro.
Possa la suprema chiarezza della saggezza immacolata
brillare attraverso la luce del mio corpo;
possa incrementare il fulgore del merito
e giungere all’eccellenza nei tre mondi.
Possa io possedere sempre la forza del merito.
A causa [dell’azione] di liberare dall’oceano della sofferenza
tutti gli esseri
ed essere come un oceano di tutte le felicità,
godrò dell’illuminazione negli eoni futuri.
Possa nel futuro la mia terra pura
conseguire tutte le qualità infinite e speciali
delle terre pure di tutti i Buddha
che sono esistite nei tre mondi da un tempo senza inizio».

Questo è il quinto capitolo della Sacra Luce Dorata, il Re della
Raccolta di Sutra, chiamato ‘Lode a tutti i Buddha perfetti e
completi del passato, del presente e del futuro chiamata Sorgente
dei fiori di loto’.


Capitolo VI - Vacuità
.
In quel momento,
il Bhagav›n declamò questi versi:
Altri inconcepibili sutra
spiegano estesamente ‘i fenomeni, che sono vuoti’;
quindi, in questo sutra sacro e supremo,
spiegherò [solo] brevemente questo insegnamento
sui ‘fenomeni, che sono vuoti’.

Poiché gli esseri dalla mente debole e priva di conoscenza
sono incapaci di conoscere tutti i fenomeni,
questo sutra sacro e supremo
espone brevemente il discorso sui ‘fenomeni, che sono vuoti’.
Affinché tutti gli esseri senzienti comprendano
e affinché tutti gli esseri senzienti emergano
a causa della compassione e attraverso metodi, modi e cause diversi,
io spiegherò questo sutra supremo, sacro e potente.

Questo corpo è come un villaggio vuoto dei suoi abitanti,
i poteri sensoriali sono simili ai soldati e ai ladri;
sebbene abitino tutti nello stesso villaggio,
sono ignari gli uni degli altri.
Il potere sensoriale della vista rincorre le forme visibili,
il potere sensoriale dell’udito si svaga con i suoni,
il potere sensoriale dell’olfatto
è catturato dalla varietà degli odori,
il potere sensoriale del gusto
si precipita sempre verso i sapori,
il potere sensoriale del corpo insegue i contatti
e il potere sensoriale della mente percepisce i fenomeni;
questi sei poteri sensoriali
si impegnano nei loro rispettivi oggetti.
La mente è fluttuante come un’illusione
e i sei poteri sensoriali sono interamente impegnati
nei loro rispettivi oggetti.
Proprio come una persona vaga in un villaggio vuoto
e risiede fra i soldati e i ladri,
così la mente risiede nei sei oggetti
e conosce completamente
anche gli oggetti di esperienza dei poteri sensoriali.
Questo è il modo in cui la mente risiede nei sei oggetti
e percepisce tali oggetti di esperienza dei poteri sensoriali.
Fra le forme, i suoni, gli odori,
i sapori, gli oggetti tangibili e i fenomeni,
fra i sei poteri sensoriali, similmente fluttua la mente,
che si posa in essi come un uccello.
Quando [la mente] si ferma in uno dei poteri sensoriali,
questa rende il potere sensoriale natura di conoscenza.
Il corpo non si muove né agisce,
è del tutto privo di essenza e sorge da condizioni.
È irreale, sorge semplicemente dalla concettualizzazione
e dimora come la macchina delle azioni in un villaggio vuoto.
La terra, il fuoco, l’acqua e l’aria, dimorando altrove,
dimorando in questa e in quella direzione,
come serpenti velenosi in una cesta,
così anche questi quattro serpenti degli elementi
sono sempre in conflitto tra loro.
Due di essi salgono e gli altri due scendono,
a due a due essi vanno nelle direzioni cardinali e intermedie.
Tutti questi serpenti degli elementi si disintegrano.
I serpenti della terra e dell’acqua si consumano verso il basso;
i serpenti del fuoco e dell’aria salgono verso il cielo.
A causa delle azioni compiute in passato,
tutte custodite nella mente e nella coscienza,
si rinasce nell’esistenza corrispondente alle azioni create
sotto forma di deva, esseri umani o nelle tre cattive migrazioni.
Al consumarsi di flemma, vento e bile,
il corpo, pieno di urina ed escrementi,
è gettato nel cimitero come un pezzo di legno
e diventa un ripugnante mucchio di vermi.
O Devı! Guarda questi fenomeni.

Qui gli esseri senzienti e similmente le persone
e i fenomeni tutti sono vuoti;
essi appaiono per la condizione dell’ignoranza.
Questi grandi elementi sono privi di ‘grande originazione’
essendo sorti dal non-originato,
essi sono privi di originazione;
poiché gli elementi non sono sorti,
io li definisco ‘grande originazione’.
Ciò che non esiste e non è mai esistito
appare per la condizione dell’ignoranza,
e questa ignoranza non è qualcosa che esiste.
In questo modo io spiego l’ignoranza.
Le formazioni karmiche,
la coscienza, il nome e forma,
le sei sorgenti, il contatto, la sensazione,
la bramosia, l’afferrarsi, l’esistenza,
la nascita, l’invecchiamento e la morte,
la tristezza, il dolore, le inimmaginabili sofferenze del sa˙s›ra,
qualunque sia la condizione in questa ruota dell’esistenza,
essa è originata dalla non-originazione:
è non-originata e impossibile.
L’analisi con una mente impropria
e la visione dell’io saranno recise,
la spada della saggezza libera dalla rete delle afflizioni.
Osserva che la realtà degli aggregati si trasforma nella vacuità
e consegui le immense qualità dell’illuminazione.
Io dischiudo la porta della città del nettare
e mostro a tutti il vaso dell’essenza del nettare.
Io sono entrato nella città del nettare
e sono stato appagato dall’essenza del nettare;
ho suonato il grande tamburo del sacro Dharma;
ho soffiato anche la conchiglia suprema del Dharma;
ho acceso l’incomparabile luce del Dharma;
ho fatto sì che cadesse la pioggia benedetta del Dharma;
ho vinto il nemico supremo delle afflizioni;
ho innalzato il sacro stendardo del Dharma;
ho totalmente liberato gli esseri dall’oceano dell’esistenza
e ho chiuso l’accesso alle tre cattive migrazioni.
Gli esseri tormentati dal fuoco delle afflizioni mentali,
quelli privi di rifugio e bisognosi di protezione,
io li ho soccorsi con la fresca essenza del nettare
che placa il calore del fuoco delle afflizioni nelle creature,
poiché in passato, nel corso di numerosi eoni,
feci offerte a innumerevoli guide e,
ricercando con fervore il corpo di verità,
praticai l’ascetismo e mi avviai all’illuminazione,
donai le mie braccia, i miei occhi, le mie gambe,
la mia parte suprema, la testa, il mio figlio prediletto e mia figlia,
ricchezze, pietre preziose, gioielli, oro,
lapislazzuli e altre gemme.
Se si tagliassero tutte le piante di questa terra,
tutti gli alberi dei tre mondi,
tutte le erbe, le radici e tutti i boschi,
se si macinasse tutto ciò fino a ridurlo in polvere,
in finissime particelle,
e lo si raccogliesse in un cumulo
alto fino al cielo,
sarebbe possibile dividerlo in tre parti.
Se l’intera conoscenza di tutti gli esseri
fosse posseduta da una sola persona,
qualcuno dotato di saggezza eccellente,
il migliore fra tutti gli esseri,
costui sarebbe in grado di contare
gli atomi che esistono in questa terra
e l’inconcepibile sfera delle particelle
di tutti i tremila mondi;
egli potrebbe dunque contare
le particelle di questa polvere,
ma non sarebbe in grado di conoscere
la saggezza del Vittorioso.
Ciò che la saggezza suprema del Grande Saggio
percepisce in un solo istante,
è impossibile da misurare
anche in molti milioni di eoni.

Questo è il sesto capitolo della Sacra Luce Dorata, il Re della
Raccolta di Sutra, chiamato ‘Vacuità’.


Capitolo VII - I quattro grandi re


Allora il grande re Figlio del Saggio,
il grande re Guardiano del Distretto,
il grande re Creatore di Nobiltà
e il grande re Occhio Infermo
si levarono dai loro seggi,
deposero la veste superiore su di una spalla e,
poggiando il ginocchio destro al suolo,
giunsero le mani in preghiera verso il Bhagavan parlandogli così:

«Venerabile Bhagavan,
questo Sutra della Sacra Luce Dorata, il Re della Raccolta di Sutra,
è stato proclamato, osservato e meditato da tutti i tathagata, adottato pienamente da tutte le assemblee di bodhisattva, venerato e lodato da tutte le schiere dei deva, glorificato dalle moltitudini dei signori dei deva e grandemente riverito con offerte e lodi da tutti i protettori del mondo. Questo sutra risplende in tutte le dimore dei deva; concede la felicità suprema a tutti gli esseri; estingue totalmente la sofferenza degli esseri nati negli inferni, in fonti di nascite animali o nel mondo di Yama; recide il flusso di tutte le paure; respinge fermamente tutti gli eserciti nemici; lenisce del tutto ogni dolore e la sofferenza della solitudine; disperde le influenze nefaste degli astri; pacifica in modo supremo; dissipa completamente la tristezza, le afflizioni e i diversi tipi di avversità ed elimina totalmente centinaia di migliaia di sventure.

Venerabile Bhagavan, quando questo Sutra della Sacra Luce Dorata, il Re della Raccolta di Sutra, viene esposto in modo esteso e corretto nel mezzo di un’assemblea, al sentire questa essenza del nettare del Dharma, noi, i Quattro Grandi Re, insieme con le nostre truppe e i sudditi, diffondiamo il grande splendore del nostro corpo divino. Inoltre, esso suscita in noi entusiasmo, potere e forza, e il nostro corpo viene pervaso da splendore, gloria ed eccellenza.

Venerabile Bhagavan, noi, i Quattro Grandi Re, dimoriamo nel Dharma, proclamiamo il Dharma, siamo re del Dharma e grazie ad esso, venerabile Bhagavan, governiamo deva, naga, yaksa, asura, garuda, gandharva, kimnara e mahoroga. Impediamo a innumerevoli orde di demoni privi di compassione di rubare l’altrui energia.

Venerabile Bhagavan, noi, i Quattro Grandi Re, sostenuti da ventotto grandi generali degli yaksa e dai loro eserciti di centinaia di migliaia di yaksa, con il perfetto occhio divino, superiore a quello umano, continuamente vigiliamo sull’intero Jambudvıpa, diamo aiuto e lo proteggiamo appieno. Venerabile Bhagavan, per questa ragione noi, i Quattro Grandi Re, siamo chiamati ‘Protettori del mondo’.

Venerabile Bhagavan, in questo mondo, se un paese verrà attaccato da un esercito ostile che intende distruggerlo, verrà danneggiato dalla siccità od oppresso da malattie, da centinaia di diverse calamità o migliaia o centinaia di migliaia di sciagure, venerabile Bhagavan, noi, i Quattro Grandi Re, esorteremo i

monaci che conoscono il Netra della Sacra Luce Dorata, il Re della Raccolta di Sutra, a esporlo e a insegnare il Dharma.

Venerabile Bhagavan, quando noi, i Quattro Grandi Re, rendiamo omaggio con emanazioni magiche e benedizioni a questi monaci che insegnano il Dharma in qualunque luogo essi vadano, essi insegneranno estesamente e perfettamente questa Sacra Luce Dorata, il Re della Raccolta di Sutra, e pacificheranno completamente centinaia di diverse sventure, le migliaia di avversità che potrebbero accadere in quei luoghi.

Venerabile Bhagavan, in qualunque reame degli uomini giungano questi monaci che sostengono la potente Raccolta di Sutra e insegnano il Dharma, in quei luoghi sarà altresì accettata la Sacra Luce Dorata, il Re della Raccolta di Sutra.

Venerabile Bhagavan, quando un re degli uomini che ha ascoltato attentamente la Sacra Luce Dorata, il Re della Raccolta di Sutra, aiuterà questi monaci che sostengono la potente Raccolta di Sutra proteggendoli da tutti gli avversari, sostenendoli e difendendoli, venerabile Bhagavan, noi, i Quattro Grandi Re, daremo protezione completa a tutti gli esseri che abitano nel reame di questo re degli uomini, proteggendoli, sostenendoli, difendendoli e portando loro pace e benessere.

Venerabile Bhagav›n, quando un re degli uomini compiacerà la persona che sostiene la potente Raccolta di Sutra, che sia monaco o monaca, uomo o donna con voti da laico, procurandogli ogni agio, venerabile Bhagav›n, noi, i Quattro Grandi Re, per mezzo di ogni genere di oggetto di benessere, daremo felicità ed eccellenti beni a tutti gli esseri che vivono nella terra di questo re degli uomini.

Venerabile Bhagavan, quando un re degli uomini soddisferà, rispetterà, venererà e porgerà offerte a questo monaco o monaca, uomo o donna con voti da laico che conosce la potente Raccolta di Sutra, noi, i Quattro Grandi Re, faremo sì che questo re degli uomini sia più soddisfatto, rispettato e venerato di tutti gli altri re,

che riceva più offerte e sia grandemente elogiato in ogni luogo».

Allora il Bhagavan disse ai Quattro Grandi Re:

«Eccellente! O Quattro Grandi Re, eccellente, eccellente! Voi, Grandi Re, eccellente, eccellente, vi siete invero dedicati al sostenere i vittoriosi del passato, avete piantato le radici della virtù, avete venerato molte centinaia di migliaia di milioni di Buddha e, in virtù dell’aver proclamato il Dharma, siete stati re di deva e di

uomini. Avete generato il genuino pensiero di beneficiare tutti gli esseri per lungo tempo, avete provato la gioia e il pensiero amorevole, avete mantenuto l’attitudine altruistica di agire per il beneficio e la felicità di tutti gli esseri abbandonando tutto ciò che non è di beneficio, solleciti nel portare la piena felicità a tutti gli esseri.

Voi, i Quattro Grandi Re, proteggete completamente quei re degli uomini che, con entusiasmo, onorano e venerano questa Sacra Luce Dorata, il Re della Raccolta di Sutra; concedete loro completa protezione, sostegno e soccorso, e fate sì che godano di pace e benessere costanti. Così, il modo corretto di praticare il Dharma dei Buddha bhagav›n del passato, del presente e del futuro sarà sempre protetto da voi, i Quattro Grandi Re, accompagnati da truppe, sudditi e centinaia di migliaia di yaksa. Esso sarà altresì completamente

protetto e sostenuto. Così voi, i Quattro Grandi Re, scortati da truppe, sudditi e centinaia di migliaia di yaksa, uscirete vittoriosi dalla battaglia tra deva e asura, nella quale gli asura saranno sconfitti. Saranno così sottomessi tutti gli eserciti dei nemici della Sacra Luce Dorata, il Re della Raccolta di Sutra. Con questo

proposito, voi offrite totale protezione a quei monaci o monache, uomini o donne con voti da laico che conoscono il Re della Raccolta di Sutra, difendendoli, appoggiandoli e soccorrendoli in tutto; portate loro pace e benessere».

Allora il grande re Figlio dell’Erudito, il grande re Guardiano del Distretto, il grande re Creatore di Nobiltà e il grande re Occhio Infermo si alzarono dai loro seggi, disposero la veste superiore su di una spalla e, poggiando il ginocchio destro al suolo, giunsero le mani in preghiera verso il Bhagavan e così gli parlarono:

«Venerabile Bhagavan, nel futuro, in qualunque luogo sarà custodita la Sacra Luce Dorata, il Re della Raccolta di Sutra, sia esso villaggio, città, regione, contrada, provincia o palazzo; qualunque re degli uomini che governi fondandosi sul trattato reale chiamato ‘Impegno dei Signori dei Deva’, che ascolti, rispetti e

veneri incessantemente la Sacra Luce Dorata, il Re della Raccolta di Sutra, che rispetti, veneri, riverisca e compia offerte a monaci, monache, uomini e donne con voti da laico che conoscono questo discorso, il Re della Raccolta di Sutra, l’essenza del nettare di questo fiume di ascolto del Dharma farà rifulgere il grande splendore dei nostri corpi divini e noi, i Quattro Grandi Re, insieme con i nostri sudditi e molte centinaia di migliaia di yaksa, otterremo entusiasmo, forza e grande potere, e il nostro splendore, la gloria e l’eccellenza cresceranno.

Venerabile Bhagavan, noi, i Quattro Grandi Re, con le truppe, i sudditi e numerose centinaia di migliaia di yaksa, rendendo il nostro corpo invisibile, andremo laddove è custodita la Sacra Luce Dorata, il Re della Raccolta di Sutra, nel presente e nel futuro, sia esso villaggio, città, regione, contrada, provincia o palazzo. Proteggeremo completamente coloro che ascoltano, rispettano e venerano questa Sacra Luce Dorata, il Re della Raccolta di Sutra. Concederemo loro totale protezione, sostegno e difesa, sopprimeremo le loro interferenze e porteremo pace e benessere a loro così come a tutto il seguito del palazzo reale, alle province e all’intero paese.

Questi luoghi diverranno del tutto liberi da ogni genere di paura, male e conflitto. Gli eserciti nemici saranno respinti.

Venerabile Bhagavan, quel re degli uomini che ascolti, rispetti e veneri questa Sacra Luce Dorata, il Re della Raccolta di Sutra, e che abbia per confinante un re nemico, quando quest’ultimo penserà:

‘Invaderò quel paese con le quattro divisioni del mio esercito per distruggerlo completamente’, in quell’occasione e in quel momento, per il potere dello splendore della Sacra Luce Dorata, il Re della Raccolta di Sutra, questo re nemico entrerà in guerra con altri re e nel suo stesso regno vi sarà grande confusione, avverranno innumerevoli disordini, la regione sarà afflitta da calamità e malattie e si patirà ogni tipo di miseria.

Venerabile Bhagavan, nel paese di quel re nemico confinante avverranno centinaia di diverse disgrazie e miserie pari alle precedenti.

Venerabile Bhagavan, quando le quattro divisioni dell’esercito di quel re nemico confinante usciranno dal loro paese per aggredire le truppe nemiche allo scopo di raggiungere e distruggere completamente

il paese dove è custodita la Sacra Luce Dorata, il Re della Raccolta di Sutra, noi, i Quattro Grandi Re, insieme con le nostre truppe, i sudditi e numerose centinaia di migliaia di yaksa, rendendo i nostri corpi invisibili, raggiungeremo quel luogo; faremo sì che essi si ritirino dal luogo in cui si trovano; causeremo loro numerose perdite e li sconfiggeremo. Perciò, se questi eserciti non saranno in grado di raggiungere quella regione, tanto meno saranno capaci di distruggerla».

Il Bhagavan disse allora:

«Eccellente! O Quattro Grandi Re, eccellente, eccellente! Voi, Grandi Re, eccellente! Siete particolarmente ammirevoli perché avete praticato per centinaia di migliaia di milioni di innumerevoli eoni. Con il proposito della completa illuminazione, perfetta e insuperabile, ben proteggete quei re degli uomini che ascoltano,

rispettano e venerano la Sacra Luce Dorata, il Re della Raccolta di Sutra; aiutateli, sosteneteli e difendeteli completamente; eliminate le loro interferenze e concedete loro pace e benessere. Proteggete inoltre i palazzi e la corte di questi re, le loro città, province e paesi; date loro pieno aiuto, sostegno e difesa; eliminate le loro interferenze e concedete loro pace e benessere. Liberate totalmente questi paesi da tutti i timori, i mali e le rivolte. Respingete gli eserciti nemici, sforzatevi nel far sì che in tutto Jambudvıpa non avvengano contrasti, offese, dispute fra questi re degli uomini.

Grandi Re, insieme alle vostre truppe e ai sudditi, voi quattro, in questo Jambudvıpa, quando nelle ottantaquattromila città gli ottantaquattromila re saranno felici nei rispettivi paesi, saranno soddisfatti come sovrani del regno, non si danneggeranno a vicenda per le loro ricchezze, non si odieranno l’un l’altro, saranno soddisfatti della grandezza della loro vita regale nel regno ottenuto in virtù delle azioni da loro compiute in passato, non si terrorizzeranno l’un l’altro né si combatteranno per distruggersi; quando nelle ottantaquattromila città di questo Jambudvıpa gli ottantaquattromila governanti si ameranno, avranno una disposizione di amore e di solidarietà essendo felici ciascuno nel proprio paese, non litigheranno, non si offenderanno, non discuteranno e non ci saranno divisioni fra loro, allora voi, i Quattro Grandi Re,

con le vostre truppe e i sudditi, vi espanderete in questo Jambu-dvıpa, saranno tempi prosperi, vi sarà felicità, vi saranno molti esseri, sarà gremito di uomini e la terra sarà un luogo attraente. Le stagioni, i mesi, le fasi lunari e gli anni scorreranno regolarmente. I pianeti, le costellazioni, la luna e il sole si muoveranno armoniosamente durante il giorno e la notte. Le piogge cadranno nel momento appropriato per la terra. Gli esseri che abitano nell’intero Jambudvıpa godranno di ogni ricchezza e raccolto, il loro benessere crescerà e non proveranno più invidia, diventeranno generosi, seguiranno il sentiero delle dieci azioni virtuose e la maggior parte di loro rinascerà negli stati fortunati dei reami superiori. Le dimore divine saranno piene di deva e di figli dei deva.

O Grandi Re! Quando un re degli uomini che ascolti, rispetti e veneri la Sacra Luce Dorata, il Re della Raccolta di Sutra, rispetterà, venererà e tratterà gentilmente le persone che conoscono questo discorso – siano essi monaci o monache, uomini o donne con voti da laico – e presenterà loro offerte, e quando, per invocare la vostra compassione, o Quattro Grandi Re, con le vostre truppe, i sudditi e molte centinaia di migliaia di yaksa, egli ascolterà costantemente questa Sacra Luce Dorata, il Re della Raccolta di Sutra, l’essenza del nettare del Dharma, questa corrente di ascolto del Dharma farà sì che i vostri corpi si colmeranno di soddisfazione.

Lo splendore dei vostri corpi celestiali crescerà e in voi sorgerà l’entusiasmo, il potere e la forza. La vostra magnificenza, la gloria e l’eccellenza cresceranno pienamente. Questo re degli uomini presenterà abbondanti, estese e inconcepibili offerte a me, il Bhagavan Tathagata Arhat Buddha Perfetto e Completo

Perfettamente Realizzato Glorioso Vittorioso Sakyamuni. Egli presenterà anche abbondanti ed estese offerte di inconcepibili oggetti a numerose centinaia di migliaia di milioni di tathagata del passato,

del presente e del futuro. Per questo, quel re degli uomini godrà di una grande protezione, sarà pienamente appoggiato, protetto, sostenuto e aiutato in tutto; sarà libero da interferenze e godrà di pace e benessere. La regina, i figli reali, tutto il seguito della regina e tutta la corte del palazzo godranno di grande protezione, saranno completamente difesi, sostenuti, aiutati, liberi da interferenze e godranno di pace e benessere. Anche tutti i deva che dimorano nel palazzo reale possiederanno grande splendore e potere, inconcepibile

gioia fisica e mentale e godranno di ogni tipo di piacere. Le regioni e le città del paese saranno ben protette e aiutate, non saranno minacciate da eserciti ostili, saranno libere da ogni male, da nemici, da calamità e da rivolte».

Dopo che il Bhagavan ebbe parlato in questo modo, il grande re Figlio dell’Erudito, il grande re Guardiano del Distretto, il grande re Creatore di Nobiltà e il grande re Occhio Infermo si rivolsero così al Bhagavan:

«Venerabile Bhagavan, quel re degli uomini che desideri ascoltare la Sacra Luce Dorata, il Re della Raccolta di Sutra, che aneli per se stesso grande protezione e la cerchi tanto per la regina quanto per i suoi figli e figlie e per tutto il seguito della regina; che desideri per tutta la corte del palazzo reale una grande pace e una prosperità inconcepibile, suprema, speciale e ineguagliabile; che aspiri ad accrescere in modo inimmaginabile il proprio potere regale in questa vita e che lo stesso re divenga inconcepibile; che desideri essere sostenuto da una quantità di merito incalcolabile; che desideri ottenere per tutti i suoi territori protezione e sicurezza completa affinché siano liberi da mali, nemici, eserciti ostili, malattie e rivolte, venerabile Bhagavan, questo re degli uomini deve ascoltare la Sacra Luce Dorata, il Re della Raccolta di Sutra, con una mente libera da distrazioni, con rispetto e venerazione.

Per ascoltare la Sacra Luce Dorata, il Re della Raccolta di Sutra, il re degli uomini deve recarsi nel miglior palazzo reale. Ivi giunto, deve profumarlo con diversi aromi e ornarlo di fiori. Deve porre lì un trono del Dharma, alto e ben ornato con diversi paramenti.

Deve decorare adeguatamente il luogo con parasoli, stendardi e bandiere. Deve lavare il proprio corpo, indossare vesti nuove, eleganti e profumate, e adornarsi di gioielli. Il re deve disporre per sé un seggio più basso e, dopo essersi seduto, deve essere scevro da arroganza e non provare attaccamento per la grandezza della vita regale. Deve ascoltare questa Sacra Luce Dorata, il Re della Raccolta di Sutra, con una mente libera da orgoglio, vanità e arroganza, e deve considerare come suo maestro il monaco che espone il Dharma.

Questo re degli uomini, in quell’occasione e in quel momento, deve avere una disposizione benevola e affettuosa verso la regina, i figli, le figlie e tutto il seguito della regina. Deve rivolgersi alla regina, ai figli e alle figlie con parole piacevoli, e così anche a tutto il seguito della regina. Deve disporre varie offerte per ascoltare il Dharma, sentirsi pervaso da una felicità inconcepibile e incomparabile e da una gioia straordinaria. I suoi sensi devono essere deliziati al pensiero di aver ottenuto qualcosa di meraviglioso; egli deve sentirsi felice per la grande fortuna, e recarsi all’incontro con colui che espone il Dharma con intensa gioia».

Dopo che gli ebbero così parlato, il Bhagavan, rivolgendosi ai Quattro Grandi Re, pronunciò queste parole:

«Grandi Re, in quell’occasione e in quel momento, il re degli uomini deve indossare vesti nuove ed eleganti e vestirsi interamente di bianco. Elegantemente adorno di vari ornamenti, reggendo un parasole bianco e uscendo da palazzo scortato dalle guardie reali, con grande sfarzo e i diversi simboli di buon auspicio, deve andare incontro a colui che espone il Dharma. La ragione di tutto ciò è che, per quanti passi farà questo re degli uomini, tante centinaia di migliaia di milioni di eoni di esistenza nel samsara egli distruggerà e altrettante centinaia di migliaia di milioni di volte otterrà il rango di ‘re che gira la ruota del Dharma’. Per tutti i passi che lui farà, di altrettante volte si accresceranno in modo inimmaginabile la grandezza

e il potere del suo regno. Per centinaia di migliaia di milioni di eoni egli godrà di palazzi divini formati con i sette gioielli in luoghi vasti. Otterrà il lignaggio di re degli uomini e il grande splendore dei deva per molte centinaia di migliaia di volte. In tutte le sue vite conseguirà potere, grandezza, longevità e regnerà a lungo. Sarà coraggioso, verrà ricordato, possiederà fama, grande eloquenza. Sarà degno di lodi e procurerà benessere al mondo con tutti i suoi deva, uomini e asura. Godrà di grandi piaceri divini e umani. Sarà dotato di grande forza e di un corpo possente. Sarà attraente, bello a vedersi e godrà di eccellente costituzione. In tutte le sue vite incontrerà il Tathagata, amici virtuosi e sarà sostenuto appieno da un’incalcolabile quantità di merito.

O Grandi Re, consapevole di tutti i benefici di queste qualità, questo re degli uomini andrà incontro a colui che espone il Dharma da una, cento, mille yojana di distanza, considerando colui che espone il Dharma come suo maestro. Il re deve pensare:

‘Oggi il Tathagata Arhat Buddha Perfetto e Completo Sakyamuni è entrato in questo palazzo reale ed è invitato alla mia tavola. Oggi ascolterò il Dharma del Tathagata Arhat Buddha Perfetto e Completo Sakyamuni, che è diverso da tutte le altre dottrine del mondo. Oggi, per aver ascoltato questo Dharma,

otterrò l’irreversibile stato nel sentiero verso l’insuperabile, perfetta e completa illuminazione. Oggi compiacerò molte centinaia di migliaia di milioni di tathagata e presenterò grandi, estese e inconcepibili offerte ai Buddha bhagavan del passato, del presente e del futuro. Oggi prosciugherò completamente il fiume di sofferenza degli esseri che sono nati nell’inferno, nel regno animale o nel mondo di Yama. Oggi pianterò il seme delle radici di virtù per ottenere molte centinaia di migliaia di milioni di volte il corpo

del re dei signori del reame di Brahma, molte centinaia di migliaia di milioni di volte il corpo dello stesso Indra e molte centinaia di migliaia di milioni di volte il corpo di un re che gira la ruota del Dharma. Oggi otterrò la liberazione completa dal samsara per molte centinaia di migliaia di milioni di eoni e un cumulo di merito incalcolabile, insuperabile, esteso, ampio e inimmaginabile. Oggi darò grande protezione a tutto il seguito della regina, porterò una pace e una felicità inconcepibili, supreme, speciali e insuperabili a questo palazzo reale. Oggi darò completa protezione a tutto il paese, che sarà totalmente sicuro, privo di mali, nemici e invasioni di eserciti ostili, senza essere colpito da malattie o rivolte’.

O Grandi Re, se questo re degli uomini con questo rispetto verso il sacro Dharma, onora, considera insuperabile, venera e compie offerte al monaco o alla monaca, all’uomo o alla donna con voti da laico che sostengono la Sacra Luce Dorata, il Re della Raccolta di Sutra, e porge le migliori offerte a voi, i Quattro Grandi Re, insieme con le vostre truppe, i sudditi, le assemblee di deva e molte centinaia di migliaia di yak˝a, questo re degli uomini, in questa vita, accrescerà in modo inconcepibile il merito, la virtù, il potere e la grandezza della vita regale. Possiederà un inconcepibile splendore regale. Sarà adorno di gloria, eccellenza e splendore e, in accordo al Dharma, sconfiggerà completamente tutti i suoi oppositori e nemici».

Detto ciò, i Quattro Grandi Re, rivolgendosi al Bhagavan, così gli parlarono:

«Venerabile Bhagavan, un re degli uomini con un simile rispetto per il Dharma che ascolti la Sacra Luce Dorata, il Re della Raccolta di Sutra, lo onori, lo consideri insuperabile, lo veneri e porga offerte al monaco o alla monaca, all’uomo o alla donna con voti da laico che conoscono il Re della Raccolta di Sutra; che

pulisca meticolosamente il palazzo per noi, i Grandi Re, profumandolo con diversi tipi di fragranze e, ascoltando il Dharma insieme a noi, i Quattro Grandi Re, offra una parte della radice di virtù per se stesso e per tutti i deva che insieme a lui ascoltano il Dharma, venerabile Bhagavan, quando il monaco che insegna il Dharma si dirige al suo seggio,

questo re deve bruciare incensi assortiti per noi, i Quattro Grandi Re e, nel bruciarli come offerta alla Sacra Luce Dorata, il Re della Raccolta di Sutra, da questa varietà di incensi si propagheranno ondeggianti volute di diversi profumi; in quello stesso istante, nello spazio sovrastante le dimore di noi, i Quattro Grandi Re, appariranno parasoli di ondeggianti volute di incenso e si percepirà un aroma intenso. Apparirà uno splendore dorato e quello splendore dorato illuminerà anche le nostre dimore. Venerabile Bhagavan, in quel momento, nello spazio sovrastante le dimore di Brahma, il signore di Saha; Sakra, il signore dei deva; Sarasvatı, la grande devı; Stabile, la grande devı; Conoscenza Perfetta, il grande generale degli yaksa con gli altri ventotto grandi generali; Grande Potente, il figlio dei deva; Vajra in Mano e Gioiello Eccellente, grandi generali degli yaksa; Ladra, accompagnata dal seguito dei suoi cinquecento figli; Senza Calore e Oceano, grandi re dei naga, [nello spazio sovrastante le loro
dimore] appariranno parasoli di ondeggianti volute di vari incensi e fragranze e lì permarranno; si emaneranno ondeggianti volute di vari incensi e diverse fragranze e si percepirà un intenso profumo di aromi. Uno splendore dorato illuminerà internamente le dimore.
Questo splendore illuminerà tutte le residenze».

Dopo aver pronunciato queste parole,

il Bhagavan rispose così ai Quattro Re:
«O Grandi Re, non solo appariranno parasoli di ondeggianti volute di differenti profumi e incensi in ciascuna delle vostre case poiché, quando questo re degli uomini, con il proposito di venerare la Sacra Luce Dorata, il Re della Raccolta di Sutra, brucerà i diversi incensi e dall’incensiere da lui sorretto saliranno intensi aromi ma, in quello stesso istante, nelle residenze dei deva, dei naga, degli yaksa, dei gandharva, degli asura, dei garuda, dei kimnara e dei mahoroga che abitano in tutte le sfere di un miliardo di universi, in un miliardo di lune, in un miliardo di soli, in un miliardo di grandi oceani, in un miliardo di monti Meru, i re dei monti, in un miliardo di catene montuose che circondano i re dei monti, in un miliardo grandi catene montuose che circondano i re dei monti e in un miliardo di reami dei mondi dei quattro grandi continenti, si percepirà un forte aroma di incenso; e lo percepiranno anche un miliardo di deva delle montagne dei quattro grandi reami, un miliardo di deva nel regno dei Trentatré, perfino un miliardo di deva che hanno raggiunto lo stato di assenza di discriminazione e assenza di non discriminazione, e persino nelle centinaia di milioni di montagne di deva del regno dei Trentatré di tutti i reami del grande migliaio di un miliardo di mondi si percepirà un intenso profumo di incenso.

Nelle loro dimore apparirà uno splendore come quello di una luce dorata che illuminerà i palazzi dei deva.
O Grandi Re, allo stesso modo in cui i parasoli di ondeggianti volute di profumi e vari incensi sorgono nello spazio sovrastante tutte le dimore dei deva nelle sfere del grande migliaio di un miliardo di sistemi di mondi con il proposito di venerare la Sacra Luce Dorata, il Re della Raccolta di Sutra, nel momento in cui il re degli uomini brucerà i diversi incensi, per il potere della grandezza di questo sutra si manifesteranno profumi di vari aromi e incensi. Nello stesso istante, nello spazio sovrastante molte centinaia di migliaia di miliardi di tathagata, numerosi come i granelli di sabbia delle rive del fiume Gange, nelle centinaia di migliaia di miliardi di terre di Buddha, altrettanto numerose, e nei molteplici reami dei mondi delle dieci direzioni, sorgeranno parasoli di ondeggianti volute di profumi e vari incensi. E molte centinaia di migliaia di miliardi di Buddha percepiranno il loro intenso aroma. Apparirà allora uno splendore dorato che illuminerà molte centinaia di migliaia di miliardi di terre di Buddha, numerose come i granelli di sabbia delle rive del fiume Gange.

O Grandi Re, nel momento in cui si manifesteranno questi prodigi, molte centinaia di migliaia di miliardi di tathagata, numerosi come i granelli di sabbia delle rive del fiume Gange, penseranno a questa persona che insegna il Dharma e approveranno:

‘Eccellente, eccellente, o essere supremo! Il fatto che tu, essere supremo, accetti di esporre estesamente e perfettamente la Sacra Luce Dorata, il Re della Raccolta di Sutra, che possiede questo aspetto profondo e inconcepibili benefici, è eccellente, eccellente!

Se gli esseri senzienti al solo ascoltare la Sacra Luce Dorata, il Re della Raccolta di Sutra, accumulano una radice di virtù che non è affatto piccola, che necessità c’è di menzionare quelli che lo memorizzano, lo sostengono, lo spiegano, lo leggono, lo perfezionano in tutti i suoi aspetti o lo insegnano estesamente e corretta-mente ai loro discepoli? La ragione di ciò, o essere supremo, è che nel momento in cui ascoltano la Sacra Luce Dorata, il Re della Raccolta di Sutra, molte centinaia di migliaia di miliardi di bodhisattva raggiungono lo stato irreversibile nel sentiero verso la perfetta e completa illuminazione’.

Allora, nelle dieci direzioni, in molte centinaia di migliaia di miliardi di terre di Buddha, numerose come i granelli di sabbia delle rive del fiume Gange, in quell’occasione e in quel momento, molte centinaia di migliaia di miliardi di tathagata che dimorano nelle loro terre di Buddha, con identiche parole, identica voce e identico suono, parleranno in questo modo al monaco che dal trono espone il Dharma:

‘In futuro, tu, essere supremo, raggiungerai l’essenza dell’illuminazione.

Tu, essere supremo, una volta raggiunta la suprema essenza dell’illuminazione meditando sotto il re degli alberi, sarai assai superiore a tutti gli esseri dei tre mondi, insegnerai molte centinaia di migliaia di miliardi di pratiche e discipline che sono al di là della portata di tutti gli esseri e le cui benedizioni sono difficili da ottenere anche per chi ha sviluppato il potere delle pratiche ascetiche. Tu, essere supremo, adornerai in modo eccellente l’essenza dell’illuminazione. Tu, essere supremo, proteggerai completamente tutte le sfere del grande migliaio di un miliardo di mondi. Quando sarai sotto il re degli alberi, nel momento in cui le

inimmaginabili orde dei m›ra si manifesteranno nelle forme più terrificanti possibili, tu, essere supremo, vincerai le diverse forme spaventose. E quando sarai giunto perfettamente alla suprema essenza dell’illuminazione, tu, essere supremo, raggiungerai l’illuminazione insuperabile, perfetta e completa, e otterrai il completo risveglio senza pari che è pace assoluta, immateriale e profonda. Tu, essere supremo, rimanendo saldamente nell’essenza del seggio indistruttibile, farai girare i dodici aspetti del Dharma

supremo, profondo e incomparabile, lodato da tutti coloro che girano la ruota del Dharma. Tu, essere supremo, suonerai l’ineguagliabile tamburo del Dharma, farai risuonare l’incomparabile conchiglia del Dharma, isserai il grande stendardo del Dharma, accenderai l’insuperabile luce del Dharma e farai cadere l’ineguagliabile pioggia del Dharma. Tu, essere supremo, vincerai molte migliaia di volte il nemico delle afflizioni, libererai dall’oceano della grande paura e dell’intenso terrore molte centinaia di migliaia di

miliardi di esseri senzienti. Tu, essere supremo, libererai completamente dalla ruota del samsara molte centinaia di migliaia di miliardi di esseri senzienti e compiacerai molte centinaia di migliaia di miliardi di Buddha».

Una volta pronunciate queste parole, i Quattro Grandi Re risposero così al Bhagavan:

«Venerabile Bhagavan, il re degli uomini, vedendo i benefici che si ottengono in questa vita e nelle vite future dalla Sacra Luce Dorata, il Re della Raccolta di Sutra, genererà la radice di virtù in relazione a centomila Buddha, consapevole di possedere una raccolta incalcolabile di merito. Venerabile Bhagavan, noi, i Quattro Grandi Re, mossi da compassione, con le nostre truppe, i sudditi e molte centinaia di migliaia di yaksa, esortati dai parasoli di ondeggianti volute di profumi e vari incensi nelle nostre rispettive dimore,

renderemo invisibili i nostri corpi e, con il proposito di ascoltare il Dharma, raggiungeremo il palazzo reale di questo re degli uomini ripulito meticolosamente e alla perfezione, profumato con svariati aromi e adornato con differenti ornamenti. Brahma, signore di Saha; ⁄akra, il signore dei deva; Sarasvatı, la devı; Gloriosa, la grande devı; Stabile, la devı della terra; Conoscenza Perfetta, il grande generale degli yaksa, e gli altri ventotto grandi generali;

Grande Potente, il figlio dei deva; Vajra in Mano e Gioiello Eccellente, grandi generali degli yaksa; Ladra, accompagnata dal seguito dei suoi cinquecento figli; Senza Calore e Oceano, re dei naga; e [inoltre] molte centinaia di migliaia di miliardi di deva, si renderanno invisibili e, con il proposito di ascoltare il Dharma,

giungeranno al palazzo del re degli uomini che è stato adornato in modo eccelso e dove è stato disposto un trono elevato per colui che espone il Dharma, ben decorato con diversi ornamenti e collocato in un luogo coperto di fiori.

Venerabile Bhagavan, noi, i Quattro Grandi Re, accompagnati dalle nostre truppe e dai sudditi e in accordo con le centinaia di migliaia di yaksa, nel momento in cui saremo soddisfatti dall’essenza del nettare del Dharma in questa grande azione di generosità, la generosità dell’insuperabile Dharma di questo re degli uomini accompagnato dal maestro spirituale che fa ottenere la virtù, lo proteggeremo del tutto, gli doneremo rifugio, sostegno e difesa completi e gli daremo pace e prosperità. Proteggeremo completamente il palazzo di questo re, la sua città e il suo paese dandogli rifugio, sostegno e difesa completi, e procurandogli pace e prosperità. Elimineremo le interferenze. Libereremo interamente il paese da ogni timore, sciagura, malattia e rivolta.

Venerabile Bhagavan, se un re degli uomini nel cui paese appare la Sacra Luce Dorata, il Re della Raccolta di Sutra, non la rispetta, né la considera come insuperabile, né la venera, né compie offerte ai monaci o alle monache, agli uomini o alle donne con voti

da laico che sostengono la Sacra Luce Dorata, il Re della Raccolta

di SÒtra, noi, i Quattro Grandi Re, e molte centinaia di migliaia di miliardi di yak˝a, non potremo deliziarci all’ascolto del Dharma né potremo godere dell’essenza del nettare del Dharma. Non saremo venerati, lo splendore dei nostri corpi divini non aumenterà, non genereremo entusiasmo, né forza, né potere, e lo splendore, la gloria e la grandezza dei nostri corpi non aumenteranno.

Venerabile Bhagavan, noi, i Quattro Grandi Re, accompagnati dalle nostre truppe, dai sudditi e da centinaia di migliaia di miliardi di yaksa, abbandoneremo quel paese.

Venerabile Bhagavan, se noi abbandoniamo il paese, anche tutti i deva che lo abitano lo lasceranno, e se i deva abbandonano il paese, in quel luogo avverranno diversi disordini, tra gli abitanti del paese sorgeranno innumerevoli dissidi a corte, si verificheranno e si accresceranno dispute, rancori e disarmonie. Ci saranno influssi planetari nefasti e diverse malattie; cadranno meteoriti da varie direzioni; i pianeti e le costellazioni saranno in disarmonia; nei mesi invernali il sole splenderà come in estate e avverranno eclissi di sole e di luna. Il sole e la luna, pur permanendo nello spazio, subiranno continue interferenze da Colui che Cattura e si manifesteranno nel cielo vortici iridescenti. Si verificheranno terremoti, i pozzi della terra emetteranno suoni, soffieranno venti violenti e cadranno piogge torrenziali. Il paese sarà oppresso dalla fame, verrà distrutto da eserciti nemici e cadrà in rovina; gli esseri saranno tormentati da numerose afflizioni e tutto il paese degenererà nella sventura.

Venerabile, se noi, i Quattro Grandi Re, insieme con le nostre truppe, i sudditi e molte centinaia di migliaia di yaksa, i deva e i naga che vivono in questo paese lo abbandoniamo, in questo luogo accadranno centinaia di diverse sciagure come quelle menzionate e migliaia di varie calamità.

Venerabile, quel re degli uomini che desideri grande protezione per se stesso, che voglia godere a lungo di numerosi piaceri regali, che cerchi di avere una mente deliziata da ogni tipo di godimento, che aneli alla felicità per tutti gli esseri che vivono nel paese, che desideri sconfiggere tutti gli eserciti nemici e proteggere l’intero paese per lungo tempo, che voglia divenire un re del Dharma e liberare completamente il paese da ogni paura, male, malattia e rivolta, venerabile Bhagavan, questo re degli uomini, senza dubbio alcuno, deve ascoltare la Sacra Luce Dorata, il Re della Raccolta di Sutra. Deve onorare, considerare insuperabile, venerare e fare offerte al monaco, alla monaca, all’uomo o alla donna con voti da laico che sostengono la Sacra Luce Dorata, il Re della Raccolta di Sutra. Noi, i Quattro Grandi Re, insieme con le nostre truppe e i

sudditi, gioiremo della radice virtuosa generata con l’ascolto del Dharma e dell’essenza del nettare del Dharma, così lo splendore dei nostri corpi divini si espanderà.

La ragione di ciò, venerabile Bhagav›n, è che il re degli uomini, senza dubitare, deve ascoltare la Sacra Luce Dorata, il Re della Raccolta di Sutra, poiché, venerabile Bhagav›n, quali che siano i trattati insegnati dai signori del reame di Brahma, tanto quelli mondani quanto quelli di là dal mondo; quali che siano i diversi

trattati che insegna Indra, il signore dei deva, e quali che siano i trattati, tanto quelli mondani quanto quelli che trascendono il mondo, insegnati dai diversi saggi che posseggono i cinque tipi di chiaroveggenza con il proposito di beneficiare gli esseri senzienti, questa Sacra Luce Dorata, il Re della Raccolta di Sutra, venerabile Bhagavan, è assai superiore, speciale e molto più elevata di tutti quelli, ed è spiegata ampiamente e perfettamente con il proposito di beneficiare gli esseri senzienti dal Tath›gata, che è supremo, speciale e assai più elevato di centinaia di migliaia di signori del reame di Brahma, di molte centinaia di migliaia di miliardi di Indra e di tutte le centinaia di migliaia di miliardi di saggi che posseggono i cinque tipi di chiaroveggenza.

Affinché il re degli uomini porti a compimento correttamente la sua opera in tutto il mondo; affinché tutti gli esseri siano felici; per proteggere e difendere completamente il suo paese affinché rimanga libero da sventure e da nemici; per poter sconfiggere gli eserciti ostili; affinché non ci siano malattie né rivolte nelle regioni; affinché, attraverso il Dharma, non ci siano disordini né oppressioni in tutto il paese; affinché i re degli uomini, ciascuno nel proprio paese, brillino e risplendano come una grande lampada del Dharma; affinché tutte le dimore celestiali si popolino di deva e di figli dei deva; affinché noi, i Quattro Grandi Re, insieme con le nostre truppe, i sudditi e molte centinaia di migliaia di yak˝a e tutte le assemblee di deva che abitano il mondo, siamo venerati e compiaciuti; affinché si accresca il grande splendore dei nostri corpi celestiali; affinché nei nostri corpi appaiano grande entusiasmo, forza e potere, e si manifestino in essi lo splendore, la gloria e l’eccellenza; affinché in tutto Jambudvıpa gli anni siano propizi, ci sia benessere ed esso sia gremito di esseri umani e altre creature; affinché gli esseri di tutto Jambudvıpa siano felici e godano di grandi varietà di piaceri; affinché tutti gli esseri godano abbondantemente della felicità di deva e uomini, per molte centinaia di migliaia di miliardi di eoni; affinché essi vivano in compagnia dei buddha bhagav›n e nel futuro raggiungano l’illuminazione insuperabile, perfetta e completa: per tutti questi propositi, il Bhagav›n Tath›gata Arhat Buddha Perfetto e Completo, le cui benedizioni posseggono il potere della grande compassione, che è molto superiore a quella di centinaia di migliaia di miliardi di Brahma, la cui insuperabile conoscenza è grandemente superiore alla conoscenza divina di centinaia di migliaia di miliardi di Indra e le cui benedizioni sono assai superiori a quelle delle molte centinaia di migliaia di miliardi di saggi che possiedono le cinque chiaroveggenze, il Tath›gata Arhat Buddha Perfetto e Completo, con il proposito di beneficiare tutti gli esseri, insegnò in modo perfetto e vasto in Jambudvıpa la Sacra Luce Dorata, il Re della Raccolta di Sutra.

Il Tathaata Arhat Buddha Perfetto e Completo, ha completamente
insegnato, compiutamente espresso e perfettamente spiegato
nella Sacra Luce Dorata, il Re della Raccolta di Sutra, qual è l’atteggiamento che deve tenere un re degli uomini, quali sono i trattati
regali e le attività di un re in Jambudvıpa, così come il modo di
rendere felici tutti gli esseri.
Venerabile Bhagavan, per tutte queste cause e condizioni il re degli uomini, senza dubitare, deve ascoltare, venerare e adorare rispettosamente la Sacra Luce Dorata, il Re della Raccolta di Sutra».

Dopo aver parlato in questo modo, il Bhagavan, rivolgendosi ai Quattro Grandi Re, così disse:

«Per tutto questo voi, i Quattro Grandi Re, con le vostre truppe
e i sudditi, dovete sentirvi molto compiaciuti e senza il minimo
dubbio nel dare completa protezione al re degli uomini che ascolta,
rispetta, venera e adora la Sacra Luce Dorata, il Re della Raccolta
di Sutra. O Grandi Re, fate sì che quei monaci, monache, uomini
e donne con voti da laico che sostengono il Re della Raccolta di
Sutra preservino le attività di Buddha. Essi compiranno le attività
del Buddha nel mondo di deva, uomini e asura; insegneranno in
modo perfetto ed esteso la Sacra Luce Dorata, il Re della Raccolta
di Sutra. Perciò voi, i Quattro Grandi Re, qualunque cosa accada,
dovete proteggere, liberare da guai, malattie o disordini e dare
felicità mentale a quei monaci o monache, uomini o donne con voti da laico che sostengono il Re della Raccolta di Sutra;

dovete proteggerli, difenderli, appoggiarli, sostenerli totalmente e donare loro pace e benessere».

Allora il grande re Figlio dell’Erudito, il grande re Guardiano
del Distretto, il grande re Creatore di Nobiltà e il grande re Occhio
Infermo si alzarono dai loro seggi, disposero la veste superiore su di
una spalla e, poggiando il ginocchio destro al suolo, con le mani
giunte verso il Bhagavan, recitarono insieme questi versi di lode:

«Vittorioso, corpo di luna immacolata,
Vittorioso, luce dallo splendore di mille soli,
Vittorioso, occhi di loto immacolato,
Vittorioso, denti puri della radice del loto.
Le qualità del Vittorioso sono come un oceano
che è fonte di innumerevoli gioielli,
il Vittorioso è un oceano traboccante di acqua di saggezza,
traboccante di centinaia di migliaia di sam›dhi.
Sui piedi del Vittorioso è disegnata la ruota
con il cerchio esterno e i mille raggi,
le sue estremità sono adorne di una membrana
che ai suoi piedi è simile a quella dell’airone reale.
Il Vittorioso è come una montagna d’oro,
la migliore delle montagne di oro puro,
con tutte le qualità, come il monte Meru.
Mi prostro davanti al Buddha, il re delle montagne.
Il Tathagata è simile alla luna piena
ed è simile anche allo spazio,
a un’illusione e a un miraggio. Senza attaccamento
mi prostro davanti all’immacolato Vittorioso».

Il Bhagavan, quindi, parlò ai Quattro Grandi Re con questi versi:

«Voi, Protettori del mondo,
salvaguardate con entusiasmo molto stabile
la Sacra Luce Dorata dai dieci poteri,
questo discorso supremo, il Re della Raccolta di Sutra.
In questo modo, questo sutra profondo ed estremamente raro
resterà per lungo tempo in Jambudvıpa
rendendo felici tutti gli esseri,
procurando loro aiuto e benessere.
In questo modo, nel grande migliaio di un miliardo di mondi,
si pacificheranno tutte le sofferenze
delle cattive migrazioni
e i tormenti degli esseri negli inferni.
E tutti i re che vivono in
questo Jambudvıpa, inoltre,
generando una gioia intensa
proteggeranno i loro paesi con il Dharma.
Grazie ad esso in Jambudvıpa si avrà felicità,
gli anni saranno molto propizi e ci sarà gioia,
e in tutto Jambudvıpa
gli esseri senzienti saranno felici.
Quei governanti degli uomini
che tengono in considerazione il proprio paese, il proprio benessere
e le ricchezze del proprio regno,
devono ascoltare questo discorso, il Signore della raccolta di sutra.
Questo è il Signore della raccolta di sutra che attrae
la suprema virtù,
elimina completamente gli avversari,
genera la virtù che respinge gli eserciti nemici
e disperde le paure della miseria.
Così come il meraviglioso albero che esaudisce i desideri
è la fonte di tutte le qualità nella dimora in cui si trova,
allo stesso modo quei re che desiderino ottenere le virtù
devono apprezzare questo Signore della raccolta di sutra.
Come la persona accaldata
che allevia la sua sete con l’acqua fresca,
così il re assetato di qualità
deve osservare il supremo Signore della raccolta di sutra.
Come colui che sostiene sul palmo della mano
il prezioso vaso dal quale sorgono tutti i gioielli della raccolta di sutra,
i governanti degli uomini devono vedere allo stesso modo
la suprema Luce Dorata,
l’eccelso Signore della raccolta di sutra.
Esso è l’oggetto di venerazione delle schiere dei deva,
davanti al Signore della raccolta di sutra
si inchinano i signori dei deva,
ed è perfettamente custodito
dai Quattro Protettori del mondo
con i loro grandi poteri miracolosi.
I Buddha che dimorano nelle dieci direzioni
osservano costantemente questo Signore della raccolta di sutra,
e quando viene esposto il Signore della raccolta di sutra
i Buddha offrono la loro lode esclamando: «Eccellente!»
Centinaia di migliaia di milioni di yak˝a
proteggeranno il luogo nelle dieci direzioni,
e, con molta gioia e grande rispetto,
ascolteranno il Signore della raccolta di sutra.
Nelle inimmaginabili assemblee dei deva
che risiedono in Jambudvıpa,
tutti questi supremi esseri divini ascoltano con grande delizia
il Signore della raccolta di sutra.
Per il fatto di ascoltare questi insegnamenti di Dharma,
il grande splendore del corpo dei deva
si espande, cresce intensamente,
ed essi ottengono grandezza, potere ed entusiasmo».
Allora i Quattro Grandi Re, nell’ascoltare questi versi del
Bhagavan rimasero affascinati, colmi di stupore e di gioia. Per la
forza di questi insegnamenti di Dharma in quel momento versarono
lacrime, i loro corpi si eressero e le loro membra tremarono.
Sperimentando delizia, gioia e felicità mentale inconcepibili, essi
sparsero fiori m›nd›rava di fronte al Bhagav›n. Dopo aver offerto
i fiori, si levarono dai loro seggi, disposero la loro veste superiore su
di una spalla e, poggiando il ginocchio destro al suolo, con le mani
giunte in preghiera, rivolgendosi al Bhagav›n così gli parlarono:
«Venerabile Bhagavan, noi, i Quattro Grandi Re, accompagnati
ciascuno da cinquecento yak˝a, saremo sempre insieme al monaco
che insegna il Dharma per proteggerlo e difenderlo totalmente».

Questo è il settimo capitolo della Sacra Luce Dorata, il Re della
Raccolta di Sutra, chiamato ‘I Quattro Grandi Re’.

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