lunedì 21 giugno 2010

Itai Doshin


Itai doshin
Ho ricevuto per mano di Hoki-bo1 l’abito bianco invernale, quello pesante trapuntato e un kan2 di monete. Hoki-bo, Sado-bo3 e i credenti di Atsuhara, uniti nella loro coraggiosa fede, hanno provato la vera forza di itai doshin. Quando le persone sono in itai doshin (diverso corpo stesso spirito) queste realizzeranno tutti i loro scopi, mentre in dotai ishin (stesso corpo, diverso spirito) non possono ottenere niente di notevole. I più di tremila volumi della letteratura confuciana e taoista sono pieni di esempi. Il re Chou di Yin guidò in battaglia settecentomila soldati contro il re Wu di Chou con i suoi ottocento uomini4. Tuttavia l’esercito del re Chou, a causa della disunità, fu sconfitto dagli uomini del re Wu grazie alla loro perfetta unità.



Perfino una sola persona, se ha scopi contrastanti, finirà sicuramente per fallire. Ma cento o mille persone possono senza dubbio realizzare il loro scopo se hanno lo stesso spirito. Benché numerosi, i giapponesi difficilmente realizzeranno qualunque cosa, poiché sono divisi nello spirito. Al contrario, io credo che, sebbene Nichiren e i suoi discepoli siano pochi di numero, poiché agiscono in itai doshin, realizzeranno la loro grande missione di propagare il Sutra del Loto. Un solo scroscio di pioggia spegne molti fuochi ruggenti, e una sola verità dissolve molte forze malvagie. Nichiren e i suoi seguaci stanno provando ciò. Tu hai servito il Sutra del Loto con devozione per molti anni e inoltre hai dimostrato una forte fede durante i recenti avvenimenti di Atsuhara. Molti me ne hanno parlato, inclusi Hoki-bo e Sado-bo.
Ho ascoltato attentamente e ho riferito tutto al dio del Sole e a Tensho Daijin. Avrei dovuto risponderti prima, ma non c’era nessuno che poteva portarti questa lettera. Nissho5 è partito così in fretta che non ho avuto tempo di finire di scrivere prima della sua partenza. Alcuni possono chiedersi se realmente i mongoli attaccheranno di nuovo. Io credo che l’invasione sia imminente. Un’invasione sarebbe drammatica, significherebbe la rovina del nostro paese, ma se non dovesse avvenire, il popolo del Giappone offenderebbe il Sutra del Loto più che mai e cadrebbe nell’inferno dell’incessante sofferenza. La nazione potrà essere devastata dalla forza superiore dei mongoli, ma le offese al Buddismo cesseranno quasi del tutto. Una sconfitta sarà come la moxa che cura le malattie, o come l’agopuntura che allevia il dolore. Entrambe sono dolorose sul momento, ma in seguito portano felicità.
Io, Nichiren, sono l’emissario del Sutra del Loto, mentre i giapponesi sono come il re Mihirakula che eliminò il Buddismo da tutta l’India. L’impero mongolo può essere come il re Himatala6 delle montagne nevose, un messaggero del cielo mandato per punire coloro che erano ostili al devoto del Sutra del Loto. Se i giapponesi si pentiranno, saranno come il re Ajatashatru che divenne un devoto seguace del Buddismo guarendo così dalla lebbra e prolungando la sua vita di quarant’anni. Come Ajatashatru, professeranno la fede nonostante la precedente miscredenza e si risveglieranno all’eternità della vita.
Con profondo rispetto,
Nichiren

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